16 marzo 2010

Lo studente di legge


"L’inchiesta di Trani, il cui contenuto non conosco nel merito, evidenzia almeno tre gravissime patologie che sono chiare anche allo studente che affronta all’università l’esame di Procedura penale. E cioè: un problema gravissimo di competenza territoriale, un secondo problema di abuso delle intercettazioni, e un terzo che riguarda la rivelazione del segreto d’ufficio".

Risponde l'ex magistrato Bruno Tinti:

Le ispezioni ministeriali sono regolamentate dalla legge 1311/62 che (art. 7) le prevede al fine di accertare la regolarità dei "servizi", cioè l’organizzazione degli uffici giudiziari e l’adeguatezza delle risorse materiali e umane. Sicché, a norma di legge, l’attività giurisdizionale non c’entra proprio nulla con le ispezioni che hanno natura amministrativa.

Non è il ministro della Giustizia, nemmeno se si chiama Alfano, che può stabilire chi sia la procura territorialmente competente e se intercettazioni telefoniche (o qualsiasi altro mezzo di ricerca della prova) siano state disposte legittimamente. Quanto alla fuga di notizie, non è il ministro della Giustizia che può svolgere indagini circa la sussistenza di un reato: questo è compito della Procura della Repubblica.

Insomma, forse persino uno studente di legge si accorgerebbe degli strafalcioni ministeriali.
Difficile poi spiegare ad uno studente, ma anche ad un cittadino qualsiasi, che queste sono le solite inchieste ad orologeria (mentre le intercettazioni su Fassino e Consorte del 2006, no). Che è normale che un giornalista racconti del suo interrogatorio davanti ai pm, ad uno stretto collaboratore del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

"Le pressioni erano di dominio pubblico" cercano di giustificarsi. Come se il problema consista nella pubblicazione o meno di pressioni. Il punto è che in un paese normale, non dovrebbero esserci conflitti di interesse, pressioni, sospetti.

Difficile, infine, spiegare che, in questo paese, se io minaccio o faccio pressioni su un vigile urbano per una multa, rischio il carcere, mentre se faccio pressioni all'AGCOM, ci si chiede dove consista il reato.

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