- Applicazione immediata della normativa, già prevista dalla legge 10/91 e prescritta dalla direttiva europea 76/93, sulla certificazione energetica degli edifici
- Definizione della classe C della provincia di Bolzano come livello massimo di consumi per la concessione delle licenze edilizie relative sia alle nuove costruzioni, sia alle ristrutturazioni di edifici esistenti
- Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti
- Agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazioni energetiche col metodo esco (energy service company), ovvero effettuate a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava
- Elaborazione di una normativa sul pagamento a consumo dell'energia termica nei condomini, come previsto dalla direttiva europea 76/93, già applicata da altri Paesi europei.
- Potenziamento e riduzione dell'impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti
- Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire dagli edifici più energivori: ospedali, centri commerciali, industrie con processi che utilizzano calore tecnologico, centri sportivi ecc.
- Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l'energia elettrica anche agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW.
- Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote.
- Applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell'incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano.
- Eliminazione degli incentivi previstidal CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili.
- Legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili, vincolando all'incremento della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò.
- Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all'autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno proveniente daraccolte differenziate ed escludendo dagli incentivi la distribuzione a distanza delcalore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale.
- Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici.
Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
03 marzo 2010
A rivedere le stesse - il programma politico del Movimento cinque stelle (energia)
Quali le proposte del Movimento cinque stelle, per l'energia?
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