Una cosa che tiene unite le persone di maggioranza e opposizione è la cadrega. Il posto.
Lo sanno tutti, come snno benissimo che, per molti di loro, dovesse cadere il governo sarebbe difficile ritornare in sella (a meno che il governo tecnico di larghe intese non desse loro ampie garanzie, ma sono ipotesi inciuciesche).
E allora ecco il gioco delle parti, la guerra per bande: finiani contro berlusconiani. Leghisti che devono (concedere) molto a Silvio e il partitone del centro pronto a "bere l'amaro calice" (nonostante l'intervista al WSJ).
Una guerra combattuta anche a colpi di "refusi", di emendamenti contro emendamenti per la manovra che avrebbe dovuto mettere in sicurezza il paese. Eh, sì: perchè in mezzo a questa guerra ci siamo noi.
Una guerra combattuta anche a colpi di "refusi", di emendamenti contro emendamenti per la manovra che avrebbe dovuto mettere in sicurezza il paese. Eh, sì: perchè in mezzo a questa guerra ci siamo noi.
E dall'opposizione? Divisi anche su quello. Nemmeno sulla legge bavaglio si riesce a tenere una linea comune: va cancellata in tutto e per tutto, oppure è meglio votare coi finiani (secondo Franceschini) per tirare alle lunghe?
Sono le solite sottigliezze della politica all'italiana, difficili da comprendere per i non addetti ai lavori.
Ma sono quasi certo che questa maggioranza non cadrà. L'esecutivo da un milione di euro all'anna (fonte Il fatto) sarà ancora stabile alla fine di questa settimana.
Siamo un paese abituato a sopravvivere, a pensare che alla fine qualcosa arriverà.
Perchè si arrivi ad un cambiamento si deve arrivare alla catastrofe.
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