07 luglio 2010

Salvate il soldato B.


Dopo la vittoria alle regionali del 2010 si era detto "ora tre anni di riforme":

Berlusconi lo aveva chiesto esplicitamente, aveva ammesso che l’esecutivo ne aveva bisogno, ora che il mandato è arrivato può programmare «tre anni di riforme» senza troppi patemi, cercando di coinvolgere quella fascia di opposizione che ci starà, sollevato dal fatto che una fiducia ulteriore è arrivata dagli elettori.

Anche il presidente Napolitano:
«Servono riforme condivise»
Il capo dello Stato: «Dalle Regioni impulso al processo riformatore a miglior presidio dell'unità nazionale»

Oggi ci ritroviamo davanti ad una manovra finaziariaria che era urgente e che verrà votata con la fiducia. Manovra che taglia fuori proprio le regioni.
Ma si torna a parlare anche di scudi e immunità (chi l'ha chiesto al Quirinale?): sono queste le riforme condivise, per il bene del paese?

Alla faccia degli aquilani che protestano.
- il pesto era sia in piazza che in aula, per la discussione del DDL sulle comunità giovanili. L'onorevole Barbato è stato preso a pugni
- De Luca (sindaco di Salerno) non rinuncia alla prescrizione nel processo sullo stoccaggi dei rifiuti

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