Berlusconi lo aveva chiesto esplicitamente, aveva ammesso che l’esecutivo ne aveva bisogno, ora che il mandato è arrivato può programmare «tre anni di riforme» senza troppi patemi, cercando di coinvolgere quella fascia di opposizione che ci starà, sollevato dal fatto che una fiducia ulteriore è arrivata dagli elettori.
Anche il presidente Napolitano:
«Servono riforme condivise»
Il capo dello Stato: «Dalle Regioni impulso al processo riformatore a miglior presidio dell'unità nazionale»
Oggi ci ritroviamo davanti ad una manovra finaziariaria che era urgente e che verrà votata con la fiducia. Manovra che taglia fuori proprio le regioni.
Ma si torna a parlare anche di scudi e immunità (chi l'ha chiesto al Quirinale?): sono queste le riforme condivise, per il bene del paese?
Dei precari e dei senza lavoro.
Segnalazioni:
Segnalazioni:
- il pesto era sia in piazza che in aula, per la discussione del DDL sulle comunità giovanili. L'onorevole Barbato è stato preso a pugni
- De Luca (sindaco di Salerno) non rinuncia alla prescrizione nel processo sullo stoccaggi dei rifiuti
Nessun commento:
Posta un commento