01 luglio 2010

Il governo balneare


Nella prima repubblica si definivano "governi balneari" quelli che venivano creati per durare una sola estate "con il compito sostanziale di gestire gli affari correnti e approvare la legge di bilancio, in attesa di un successivo chiarimento politico che avrebbe consentito la formazione di un governo più forte "
Oggi, in piena estate il nostro premier, reduce da un felice tour in centroamerica (chissà se in Brasile avrà trovato tempo di parlare a Lula del caso Battisti), vorrà imporre al paese la votazione sulla "legge bavaglio".

La crisi finanziaria, la manovra, la riforma fiscale, persino il federalismo, devono cedere il passo al bavaglio e magari, già che ci siamo, discutere degli altri emendamenti vergogna, sempre in ambito di immunità.
Come il lodo allargato: "la modifica che prevede la sospensione anche per i procedimenti cominciati prima dell'assunzione della carica".

Prepariamoci ad un estate bollente, avverte Franceschini: consiglio protezione alta.
Oggi a Roma, a Milano e in altre città la gente scenderà in piazza a protestare, per il "il no bavaglio day":

A MILANO, in Piazza Cardusio, si comincia alle 18 e 30 con l’iniziativa promossa, tra gli altri, da Agende Rosse, Libera Informazione, Libertà e Giustizia, Meetup 1 Grilli Milano, Popolo Viola Milano, Qui Milano Libera; aderiscono anche le case editrici Chiarelettere e Il Saggiatore. Previsti anche gli interventi di Peter Gomez, Gianni Barbacetto, Guido Scorza, Vincenzo Consolo, Lorenzo Fazio.

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