Certo la Panda rimane italiana,a Pomigliano. Ma non è un investimento strategico. Si passa dalle Alfa, ad una utilitaria, con il solito motore a scoppio.
Da una parte i tagli alle regioni, dall'altra l'emendamento anti-mesiano (o salva Mondadori), la mancata messa a gara delle frequenze del digitale (una perdita stimata di 4 miliardi)
C'è una riflessione, sul blog di Gilioli, che fa riflettere:
Carboni, risulta dalle intercettazioni, non solo voleva mettere le mani sull’eolico, ma si era riunito a casa di Denis Verdini in compagnia di Marcello Dell’Utri.
Obiettivo del vertice: avvicinare i giudici della Corte costituzionale e ottenere un voto favorevole al lodo Alfano. In cambio, avrebbero ottenuto la garanzia della candidatura del sottosegretario Nicola Cosentino accusato di camorra alla presidenza della regione Campania.
C’era anche un altro sottosegretario, Giacomo Caliendo, il vice di Alfano, l’uomo che oggi rappresenta il governo in commissione Giustizia della Camera dove si discute di intercettazioni e in commissione Affari costituzionali al Senato dove si dibatte di Lodo Alfano bis. (…)
L’ultimo degli arrestati è un oscuro ex assessore socialista, tal Arcangelo Martino. La memoria si mette in movimento e ti chiedi dove hai già sentito questo nome. Poi ti viene in mente: un’intervista al “Corriere” di un anno fa. In cui Martino rivelava di essere stato lui il tramite tra Berlusconi Benedetto Elio Letizia, il papà di Noemi: «Andavo a trovare Craxi al Raphael e in quell’occasione presentai Letizia a Berlusconi».
Se quello che sostengono i giudici è vero quella strana intervista, subito smentita da Bobo Craxi, oggi prende una luce diversa. Qualcosa di simile a un avvertimento.
E c’è qualcuno che ancora non ha capito a cosa serve la legge sulle intercettazioni. E il lodo Alfano costituzionalizzato.
(dal blog di Marco Damilano)
Una nuova P2 dietro il PDL?
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