La sanità pubblica, è servizio pubblico. Proprio quella che CL, grazie a politici come Lupi e Formigoni ha colonizzato, rendendola di fatto semiprivata ma finanziatata dallo stato.
Il trasporto pubblico locale è servizio pubblico. Quello che Moretti (con Lupi ministro) ha sacrificato in nome delle più redditizie "frecce rosse", i treni veloci che trasportano vip, giornalisti, politici da Roma e Milano.
La gestione dell'acqua pubblica è servizio pubblico. Ed è quello che hanno stabilito gli italiani nel referendum del 2011. Ma che ancora la politica non ha recepito.
L'istruzione è servizio pubblico. Nelle scuole pubbliche che devono garantire a tutti un livello minimo di istruzione. E garantire ai più meritevoli l'accesso ai livelli più alti tramite borse di studio.
Ecco, vedere un ministro della repubblica che difende la protesta selvaggia dei tassisti, lecita o meno, in nome di una difesa del servizio pubblico, mi ha un pò spiazzato.
Perché lo stato deve solo regolare il servizio dei tassisti, controllare gli abusivi e in generale il rispetto delle norme.
Ma non deve proteggere un monopolio. Non può tollerare le minacce.
Se il mercato, privato ma finanziato da soldi pubblici, può entrare nella gestione dell'acqua, della sanità, della scuola, perché il mercato non deve entrare nel servizio taxi?
La mossa del ministro sembra tanto una scelta elettorale.
Non sono né contro né a favore di Uber. Ma forse ai nostri politici sfugge il senso di cosa sia pubblico e cosa sia privato. Cosa si possa mettere sul mercato e cosa.
E non è questione di posti di lavoro: questione che non è mai messa in mezzo quando si parla delle delocalizzazioni, dei servizi esternalizzati dati a cooperative che lavorano al massimo ribasso etc etc ..
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