Da una parte gli slogan, "Promuoverò in Europa la procura per i reati di mafia" (l'ex assessore di Lombardo Chinnici, candidata PD).
Dall'altra la candidatura, sempre alle europee, di persone come il prof. Fiandaca, che prenderebbe a calci nel sedere Ingroia.
Che ha criticato il processo di Palermo sulla trattativa stato mafia.
Che vorrebbe abolire il concorso esterno in mafia, lo strumento voluto dal pool di Caponnetto per scardinare i rapporti politico mafiosi.
Che sostiene come al nord i mafiosi non dovrebbero essere condannati per il 416 bis perché i clan "in Lombardia e Piemonte non hanno forza di intimidazione".
E' un partito che governa senza troppi problemi con i diversamente berlusconiani di Alfano che ora frenano sul DDL anticorruzione.
E' un partito che fa le riforme assieme al partito di Berlusconi e Dell'Utri, appena condannato in Cassazione per mafia.
E' un partito che usa gli stessi slogan del centro destra.
E' un partito che ha subito una mutazione genetica.
Da partito di sinistra, in difesa degli ultimi, è diventato il partito che fa il piano casa per escludere e non per includere.
Delle grandi opere. Dell'expo e di Greganti.
E degli altri appalti a rischio.
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