Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.Otto Von bismarkUna serie di servizi su leggi fatte male o inapplicate (per assenza di regole interpretative chiare): chi le ha fatte e perché?
I rifiuti animali che si possono
bruciare a Ferrara ma non a Parma.
I 140 euro rimborsati ai celiaci.
Il tfr in busta paga.
Il reato del falso in bilancio, appena
reintrodotto, ma la legge non è chiara.
La legge Madia ha esteso il silenzio,
nella ppaa: cosa succede se un privato vuole costruire?
La legge sull'associazione militare.
La legge sulla trasparenza nella
pubblica amministrazione.
Infine il ghiro che uccide i raccolti
in Sicilia.
Il secondo servizio è dedicato a
Genova un anno dopo l'alluvione: sono stati sistemati gli argini del
Bisagno?
I rimborsi per i Celiaci.
Gli spaghetti senza glutine costano il
doppio, eppure la farina di mais e riso non dovrebbe portare ad un
costo così alto.
I celiaci sono circa l'1% della
popolazione, a questi è garantito un rimborso di 140 euro: questo è
costato circa 215ml di euro l'anno: si potrebbe razionalizzare,
contenendo i prezzi attraverso il calmieraggio dei prodotti gluten
free.
Infatti il prezzo dei prodotti è
fissato non dallo stato che paga (e basta), ma dall'azienda
produttrice. Si rimborsa tutto, non solo la pasta, anche i
cioccolatini a 110 euro al kg.
Ma anche all'estero lo stato rimborsa
le spese alimentari dei celiaci, ma in Austria si trovano prodotti
italiani ad un prezzo più basso che da noi in Italia.
Perché quello dei prodotti per celiaci
è un mercato in mano ad un cartello dai produttori, che registrano i
loro prodotti al ministero: sono circa 5000 i prodotti, dalla pasta
alle crostatine.
Una ricercatrice dell'istituto dei
tumori di Milano ha spiegato come il prezzo sia superiore a quello
che dovrebbe essere, perché contengono ingredienti di base, con
zuccheri e grassi, senza fibre.
Non c'è una ragione scientifica per
inserire in lista questi prodotti e non, per esempio, dei cereali
puri. Perché lo stato non aiuta il consumo dei prodotti naturali.
Si fanno le campagne contro gli
zuccheri e poi si rimborsano i cioccolatini: una incongruenza, specie
se si tiene conto dei tagli da 2 miliardi alla spesa sanitaria.
Grassi animali da bruciare.
La legge sul trattamento dei rifiuti da
grasso animale esiste, ma ognuno la interpreta a modo suo.
Così a Ferrara si possono bruciare i
grassi animali, prendendo pure gli incentivi, ma a Parma no.
Sono produttori di energia a km zero,
perché il combustibile non viaggia sulle strade e non inquina, non
si emette CO.
Il problema è nel decreto 152 del
2006: nell'elenco dei prodotti che possono essere usati come
combustibile non c'è il grasso, nonostante esista una norma europea
che lo consente.
Così ogni provincia fa a modo suo: si
crea una distorsione di mercato, ci sono imprese che possono lavorare
coi grassi animali e altre no.
Ha sbagliato il ministero, basterebbero
poche righe, ma il ministero dell'ambiente in sette anni non ha
ancora trovato tempo. E così imprenditori come il signor Colla non
possono lavorare.
Il ministero della salute scrive agli
imprenditori, invitandoli a fare causa al legislatore per i danni
economici. Cose che succedono solo in Italia.
La bozza della legge che sistemerebbe
il problema rimane nel cassetto.
Chi dice che vuole aiutare l'economia,
queste cose le sa?
Il falso in bilancio.
Il falso in bilancio è un reato
sentinella, serve a creare altri reati come la corruzione, il
riciclaggio.
Nel 2002 fu tolto il falso in bilancio,
ora il governo Renzi l'ha ripristinato: ma mancano poche parole nel
nuovo testo, dove si parla di valutazione.
Sono aumentate le pene, ma il
governo si è dimenticato di inserire che le false valutazioni
possono costituire un reato: erano inserite nella vecchia norma
ma non nella nuova.
Appena approvata, la Cassazione ha
annullato la sentenzia di condanna al sondaggista di Berlusconi,
Crespi.
Crespi aveva abbellito il bilancio, non
non far apparire la sua società in dissesto: ma ora questo non è
più reato.
È stato proprio il governo ha togliere
la valutazioni, con un suo emendamento: non si capisce se è stato un
errore dell'onorevole Ermini, o se volutamente hanno scelto questa
strada.
Ambigua.
Il governo ha ammesso che la legge ha
bisogno di un tagliando: nel frattempo però, chi fa falso in
bilancio, gonfiando le valutazioni dei suoi beni, la faranno franca.
Il processo alla Guardie Padane
Quando la politica cancella un reato
che però esiste nella Costituzione, succede che un processo per
associazione criminale, per fini politici, si trascini per anni.
È la storia della Guardia Padana e del
processo partito da Verona nel 1996.
Quando Maroni voleva usare tutti i
mezzi garantiti dalle leggi internazionali per la secessione: poi
però la Digos trovò degli schioppi nelle case dei militanti, tutti
in regola.
Ma Papalia li portò a processo per
associazione militare, con dentro persone che avevano già consenso
alto. Oggi fa ridere, nel 1996 un po' meno.
Nel 2006 il Parlamento riformula due
articoli del codice penale, togliendo i reati di attentato alla
costituzione e allo Stato: una legge ad Legam. Così sono
saltato nel processo due capi dell'imputazione.
Nel 2009 Bossi Maroni e Calderoli si
salvano dal processo, dove rimangono solo le persone senza immunità.
Il divieto di associazione militare
viene cancellato da Calderoli nel 2011. Il governo Monti la
reintroduce e poi la Corte Costituzionale abroga la cancellazione di
Calderoli.
Così nel 2015 il processo riparte, per
dei fatti del 1996.
La prescrizione è rimasta sospesa ..
Così oggi andranno a processo.
La legga sulla trasparenza nella
ppaa
La legge sulla trasparenza sostiene che
chiunque abbia interesse, può accedere ai documenti della ppaa: ma
che caratteristiche deve avere questo chiunque?
Autostrada A22: non tutti pagano
il biglietto, ma non possiamo sapere chi sono.
Sarebbero i consiglieri del Trentino e
altri soggetti: gli azionisti della A22 sono comuni e istituzioni
locali, non possono sapere chi sono le persone esentate dal pagamento
del pedaggio.
Nonostante la trasparenza tanto
sbandierata dai vari governi.
Il presidente di autostrade del
Brennero tira in ballo la privacy, la riservatezza. Per dei telepass
pagati coi soldi pubblici.
Il Tar da ragione alla consigliera di
Trento, ma Autostrade del Brennero si rivolge al Consiglio di Stato,
che le da ragione. Perché il comune è azionista solo al 4%.
Assurdo.
La legge sul TFR.
Intenzione nobile, mettere dei soldi in
busta paga per far aumentare i consumi delle persone: ma non ha
funzionato. Come mai?
Al ministero dell'Economia non
commentano il flop e invitano a rivolgersi al lavoro. Ma il portavoce
del ministro rimanda al MEF.
Chi l'ha scritta la norma?
Sui soldi in busta paga si pagheranno
più tasse, se non li tenesse nel TFR: era chiara fin dall'inizio che
non avrebbe funzionato. Il governo aveva assicurato che avrebbe
risolto questo problema prima di approvare la legge: invece
l'aliquota favorevole non è uscita, solo 16mila lavoratori hanno
aderito al tfr in busta paga (su 20 milioni).
La norma porta anche problemi di
liquidità anche alle imprese: quelle piccole sarebbero costrette a
richiedere altre linee di credito, alle banche.
I soldi dovevano essere prestati alle
imprese dalle banche a prestiti agevolati: ma la legge è stata
scritta male, perché i soldi sarebbero arrivati ad un costo
superiore. Per fortuna,dunque, che sono stati pochi quelli che hanno
aderito.
La legge del silenzio assenso
“Voi volete far costruire ovunque
.. noi diciamo no: ci deve essere un tempo certo per dire si o no”.
Questo diceva la Madia alla
presentazione del decreto: entro 90 giorni il pubblico deve dare una
risposta al provato che vuole costruire, anche su terreni vincolati.
Peccato che il pubblico, ovvero i comuni e le soprintendenze non
riescano a fare controlli nei trenta giorni del decreto Madia.
Così su un terreno agricolo, vicino ai
Colli Romani, compare una villa. Con tanto di piscina: senza che il
parco abbia mai rilasciato il nulla osta.
Anche l'ecomostro di Salerno è stato
costruito col silenzio assenso.
Col decreto Madia si potrà costruire
nelle aree coi boschi, vicino alle aree archeologiche, a 300 metri
dalle coste.
Servirebbe avere più personale e più
tecnologie per gestire i dati sul territorio, senza usare il silenzio
assenso.
Nell'attesa del decreto attuativo (che
dia la corretta interpretazione sul decreto), oggi un privato può
costruire un asilo su un terreno inquinato: se il pubblico non
risponde nei 45 giorni, per problemi di salute.
Per esempio su un terreno inquinato, un
provato può costruire con l'autocertificazione, poi il pubblico può
fare i controlli. Sempre col meccanismo del silenzio assenso.
Risarcimenti contro terzi.
È il caso di un incidente di un
privato per una buca sulla strada: l'utente può chiedere
risarcimento al comune, che può stipulare una polizza per tutelarsi.
Polizza che diventa una specie di
ammortizzatore sociale: richieste gonfiate, richieste fasulle ..
Così le assicurazioni hanno stipulato
sempre di meno queste polizze, disertando le gare, aumentando le
franchigie, facendo ricadere i costi sui comuni.
Ad Anzio hanno iniziato a controllare
da soli i sinistri, risparmiando così sui soldi per i risarcimenti.
Altri comuni, come S Felice Circeo, si
rivolgono ai broker, che però sono pagati dalle assicurazioni.
Servirebbe un regolamento che faccia
chiarezza su queste regole, sulle franchigie, sulle assicurazioni.
Le leggi sulla fauna selvatica.
Cinghiali e altri animali selvatici si
avvicinano sempre più ai centri abitati. I cinghiali poi sono anche
aggressivi e pericolosi per le persone: producono danni ai sentieri,
alle coltivazioni. A Ragusa un pensionato è rimasto ucciso, dopo
l'aggressione di un branco.
Il cinghiale è stato introdotto per
scopi venatori dalla regione Sicilia: il piano per gli abbattimenti
non è stato implementato, per mancanza dei soldi.
Altro animale che è cresciuto in modo
abnorme è il ghiro: la sua espansione sui monti Nebrodi ha messo a
rischio la coltivazione della nocciola.
Qui la filiera di nocciola e della
frutta secca crea occupazione e da benessere: il ghiro mette in crisi
le aziende. Essendo specie protette, non possono essere cacciati.
“Se uno ammazza un ghiro, va in
galera”: ci scherza su il sindaco di Ucria.
Servirebbero dei soldi per l'operazione
di monitoraggio dei ghiri, ma non sono arrivati: così le persone si
sono dovute arrangiare.
Stesso problema nelle Langhe: non c'è
una legge che permetta di affrontare emergenze di questo genere. I
ghiri, le nutrie sul Po, i cinghiali.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
I danni agli argini causati dalle
nutrie sono ingentissimi in tutto il nord, e per
l’abbattimento ci deve pensare il
Comune con dei piani di cattura. Mentre per quel che
riguarda la fauna selvatica è
protetta dalla legge 157, qui rientrano i ghiri e i cinghiali,
e la competenza è delle regioni che
in caso di necessità deve fare un monitoraggio, un
piano di abbattimento ed essere
autorizzato dall’Ispra, poi i fondi mancano quasi
sempre e quindi si sta fermi, e se
un cittadino prende l’iniziativa commette un reato.
Io amo moltissimo tutti gli animali,
però mi metto anche nei panni di un contadino…è
giusto che rischi di finire sul
lastrico perché il suo problema è considerato alto così?
La trascrizione
del pdf della puntata.
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