In fondo quello che unisce trasversalmente la politica (destra e sinistra, nord e sud, isole comprese) è una certa passione per l'appalto corroborato dalla mazzetta e l'insofferenza per le inchieste giudiziarie.
A Milano qualche settimana fa, alcuni funzionari del comune di Milano sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta su appalti: aiutavano le aziende private alle prese coi contratti, con la burocrazia.
Sempre a Milano, mesi fa, c'era stata la grande retata per gli appalti Expo, conclusa con l'arrivo di Cantone a vigilare (post) sugli appalti e con la moratoria della procura.
L'ultima inchiesta riguarda la sanità, cavallo di battaglia delle inchieste in Lombardia, che coinvolge il vicepresidente nonché senatore Mantovani e il braccio destro di Maroni Garavaglia.
La risposta della politica non si è fatta attendere: attacco politico dei pm . Non sono Formigoni o Berlusconi, sono Maroni e Salvini.
Milano chiama, Roma risponde.
Lo stesso modello Expo si riporterà a Roma per il giubileo: poteri speciali, deroghe, l'urgenza dei lavori. E un dream team per un altro miracolo italiano.
Che comincia con i primi arresti per un appalto da duemila euro per le buche sulle strade.
A Roma dovrebbero aver la memoria ancora fresca sugli arresti e sulla vergogna di mafia capitale.
Sembra che un filo rosso leghi gli scandali, scrive oggi Flavia Perina su il Fatto quotidiano: la tendenza a favorire amici e parenti negli appalti è legata alle preferenze prese alle elezioni.
Succede così in Lombardia con Mantovani e succede lo stesso nella Roma di Tredicine e Gramazio.
E' questo il modello di democrazia che stanno costruendo?
Signori delle preferenze che poi fanno pesare i voti al momento di sedersi al tavolo per gli appalti.
Signori dei partiti che ieri hanno trovato il tempo e la fretta per prendersi quei 45 milioni di rimborsi elettorali, nonostante manchino le certificazioni sui bilanci.
L'urgenza è questa, non lo ius soli o il falso in bilancio.
O almeno sistemare i dissesti idrogeologici nel paese: ieri, per l'alluvione che ha colpito l'Italia centrale ci sono stati 3 morti.
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