Questo è il titolo scelto dal Corriere, per raccontare un episodio di cronaca avvenuto a Salerno (e che è stato ripreso da altre testate).
Il racconto della ragazza e il «raid»Tutto è cominciato con una presunta molestia subita dall’adolescente, avvicinata dal giovane migrante. Quando la ragazza ha raccontato prima a casa e poi nel quartiere quanto avvenuto, è scattata la rappresaglia. Un gruppo di persone, domenica sera, si è recato dinanzi al centro di accoglienza che si trova nello stesso rione, cercando di sfondare il portone d’ingresso per linciare il presunto molestatore.Esplosi colpi di pistolaGli extracomunitari si sono barricati all’interno, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine che poco dopo sono giunte sul posto bloccando l’assalto. Oltre a numerose pietre, sarebbero stati esplosi anche alcuni colpi di pistola contro il palazzo che ospita il centro di accoglienza.Sono andato a controllare il quotidiano locale di Salerno:
"Disordine e paura ieri sera a Matierno, quartiere della zona collinare di Salerno dove un gruppo di minorenni, residenti del posto, si è reso protagonista di un lancio di pietre verso un centro Sprar, che si trova in via Vecchia Matierno ed é gestito dall'Arci, dove sono ospitati una decina di extracomunitari richiedenti asilo. A far scaturire la violenza sarebbe stato uno sguardo di troppo da parte di un giovane marocchino verso una 14enne del posto che avrebbe riferito l'accaduto ai coetanei. I minori hanno così pensato di farsi giustizia da soli. I carabinieri, agli ordini del maggiore Gennaro Iervolino, hanno riportato la calma non senza difficoltà. Non ci sono state gravi conseguenze".E la presunta violenza, i colpi di pistola?
I giornalisti hanno oggi un compito importante, prima che la questione immigrati sfugga di mano.
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