Perché tante famiglie hanno smesso
di vaccinarsi e da dove derivano le loro convinzioni? -
Queste le domande cui
il servizio di Presa diretta ha cercato di rispondere:
“Sono così tante le associazioni anti vaccino che la ministra
Lorenzin ci ha messo la faccia, mostrandosi mentre vaccinava i propri
figli”.
Non è che se smettiamo di vaccinarci i
virus sono ancora lì: le malattie continuano a circolare e ad essere
letali.
E le vaccinazioni sono in calo proprio
nella famiglie benestanti e non per colpa dei migranti o dei rom,
come a Rimini, la provincia con meno vaccinazioni: qui sono nati i
primi movimenti anti vaccinazioni e per questo si registra il più
alto numero di malattie come il morbillo.
E questo comporta rischi per altre
malattie come la encefalite.
Chi sono quelli che non si vaccinano e
per quali ragioni? Chi sono gli esperti che fanno campagna contro i
vaccini?
Sono numerosi i gruppi anti
vaccinazioni e fanno grande comunicazione su internet: su google
trovi il sito di Comilva,
un'associazione che si batte contro l'obbligo di vaccinazione, dove
si parla dello strapotere delle multinazionali, si parla dei danni da
vaccino, si critica l'opera dell'Oms.
Comilva organizza incontri in Italia
per diffondere le loro idee: coi vaccini i bambini sarebbero più
deboli, corrono il rischio dell'autismo.
L'avvocato del movimento se la prende
coi pediatri e coi medici che sarebbero pagati dalle case
farmaceutiche (dunque non super partes).
Il suo studio segue casi contro lo
Stato per i vaccini: si citano sentenze di condanna, che correlano
vaccinazione e autismo, senza ricordare che poi questa è stata
ribaltata in appello.
Non esistono evidenze scientifiche che
correlano vaccinazione e autismo.
Serravalle è uno dei pediatri
che si batte contro le vaccinazioni di massa: nemmeno lui porta
pubblicazioni scientifiche ma racconta di centinaia di casi, di
malattie che intervengono a seguito di vaccinazioni.
I bambini non vaccinati sono più sani
- dice - ma ammette che non esistono dati scientifici a corredo:
bisognerebbe individualizzare i vaccini, devono essere i genitori a
scegliere.
Ma in base a quali informazioni, visto
che i genitori non sono medici?
Università del sacro cuore di Roma:
il prof. Ricciardi lavora all'ISS: di
fronte alla giornalista invita a non abbassare la guardia
contro certe malattie, come il morbillo, perché possono portare
complicazioni importanti.
A Roma una bambina è morta per una
malattia nata da complicazioni dopo il morbillo: il sistema di
controllo esiste ed è efficace, rassicura il medico, portando
l'esempio della vaccinazione contro l'influenza.
Le accuse degli anti vaccino sono
diverse: non esistono feedback sull'efficacia delle vaccinazioni,
non si dovrebbero fare le vaccinazioni tutte assieme e nei vaccini ci
sono sostanze tossiche come il mercurio.
I vaccini, poi, indeboliscono i bambini
perché impediscono una loro formazione immunitaria: ma noi dobbiamo
proteggere i bambini, oltre all'immunità naturale, non possiamo
tornare all'800.
In Spagna un bimbo non vaccinato è
morto per difterite, una malattia che era sparita da 30 anni.
Non è stato facile fare la diagnosi
della malattia, i medici non l'avevano mai vista prima: i genitori
facevano parte di un movimento anti vaccini, aspettavano per
vaccinare il figlio.
Il medico guru, del movimento anti
vaccini si chiama Uriarte, è un medico omeopata che si batte
per la libertà di vaccinazione dei bambini, nonostante la
vaccinazione abbia salvato la vita a centinaia di bambini.
Se il piccolo Pao fosse stato
vaccinato, non sarebbe morto: a Olot c'erano altri bambini non
vaccinati, il focolaio rischiava di estendersi.
In Catalogna la copertura dei vaccini
copre il 95% della popolazione e dunque è difficile avere malattie
come difterite o poliomelite.
Nelle mail arrivate in redazione da
parte dei genitori la parola che corre di più è autismo.
Massimo Montinari è un medico che
sostiene che esista una correlazione tra vaccinazione e sindrome
autistica: sostiene di aver un protocollo per curare l'autismo,
una farmacia di Mantova vende i prodotti per curare questa malattia.
Si tratta di prodotti omeopatici, per
una “bonifica intestinale”, tranquillanti, fermenti
lattici, prodotti dalla società Guna.
Il direttore ammette di non aver fatto
delle ricerche sugli effetti e oggi è molto più cauto sugli effetti
delle sue cure sull'autismo.
Peccato che non esistano prove
scientifiche che dimostrino l'efficacia di questo protocollo: lo dice
Salvo di Grazia, autore del libro Salute e bugie.
Lo stesso Montinari non ha mai
pubblicato sulle riviste scientifiche i dati delle proprie cure: i
benefici arrivano perché le famiglie, spesso per disperazioni,
vogliono vederli.
Famiglie che spendono anche seimila
euro l'anno per le cure, le visite da questi medici alternativi
costano centinaia di euro.
Il medico insegnerebbe presso
l'università Nicolaus,
che avrebbe pure tre sedi: da una ricerca della giornalista, non ne
esisterebbe nessuna perché da nessuna parte si insegnano i corsi su
cure alternative.
Nemmeno a Miami, dove avrebbe tenuto
solo un seminario su bambini con questa malattia.
Stefano Vicari, dell'ospedale Bambin
Gesù, è un medico che diagnostica centinaia di casi di autismo
ogni anno: le cause della malattia sono genetiche, poi ci sono altri
fattori come l'età paterna, la nascita prematura.
Molti genitori hanno paura delle
vaccinazioni, perché si fanno nell'anno di vita, quando si
manifestano i primi segni della malattia, ma è scorretto sostenere
che esista una correlazione: in Giappone dove hanno sospeso i
vaccini, i casi di autismo sono aumentati.
Non vaccinare i minori li espongono a
maggiori rischi.
La verità, se non ci si ferma a
frettolose ricerche via google, è che Montinari non ha pubblicazioni
su riviste scientifiche, ha solo una pubblicazione su una rivista di
cui è direttore. Mentre invece esistono pubblicazioni che negano
legami tra autismo e vaccini.
Perché allora questa storia ha
preso piede? Presa diretta ha seguito la storia di un ex medico
inglese, sostenitore della teoria dei vaccini, Wakefield, che
i media inglesi avevano trasformato in un eroe. Senza dare peso alle
ricerche scientifiche: genitori e scienziati venivamo messi sullo
stesso piano.
Vi ricorda per caso la storia di
Stamina
e del presunto guaritore Vannoni? Quanto è stata gonfiata dai media?
Dopo il caso Wakefield, nel 2004, si
registrò un crollo delle vaccinazioni in Inghilterra: nel Galles è
tornato il morbillo, dopo che scoppiò un'epidemia, che causò anche
un morto. Morte che provocò un'ondata di panico, che fece capire
alla gente dell'importanza dei vaccini.
La battaglia dei vaccini in Africa.
Mentre in Europa non si vaccinano i
bambini, in Uganda in Africa si combatte una battaglia coi vaccini
per salvare la vita ai bambini.
Iacona è andato fin lì per raccontare
dell'importanza della vaccinazione, assieme all'Amref: dopo la
guerra civile sono passati dal 56% all'80% con un calo della
mortalità.
Quando poi il governo ha tagliato i
fondi per la vaccinazione, la diffusione delle malattie ha ripreso a
crescere: la battaglia si conduce negli health center, ma anche
portando la vaccinazione il più capillarmente possibile, vicino ai
villaggi.
Gli angeli dei vaccini si muovono con
le moto, nel paese, e creano delle piccole sedi sotto i grandi alberi
di questo paese dove si muore anche per la malnutrizione. Per la
povertà.
Il benessere porta a dimenticarsi di
queste malattie, che uccidono.
Nella seconda inchiesta Elena
Stramentinoli ha raccontato la storia di un foreign fighters e si
comprenderà la forza della propaganda del califfato e quanto poco è
stato fatto in Europa per combattere il nemico dal fronte interno.
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