La seconda inchiesta di Presa diretta di ieri sera
riguarda i 45mila vigilantes che controllano banche, Tribunali,
luoghi sensibili: Federico Ruffo ha scoperto che se la passano molto
male, come la nostra sicurezza.
Il servizio è partito dal Tribunale di
Milano, il 15 aprile 2015: quando Claudio Giardiello sparò e
uccise il socio un giudice e un avvocato, al suo processo per
fallimento.
Nessuno, al momento, lo fermò, perché
non ci si rende conto che è lui lo sparatore: ma come è entrato in
Tribunale?
La vigilanza è stata affidata con un
appalto al massimo ribasso: la prima metà per i vigilantes, la
seconda per il servizio di portierato. I secondi costano la metà dei
primi.
Da via Manara i portieri non
controllano a fondo a chi entra, non fermano nessuno, non controllano
l'identità. Non esiste nemmeno un metal detector, per risparmiare.
Solo un servizio di cortesia.
Giardiello dice di essere passato da
via S Barnaba, nascondendo la pistola sotto il computer: anche qui i
controlli possono essere saltati, mostrando un tesserino, simile a
quello degli avvocati.
Così uno può entrare in un Tribunale,
armato.
Anche i macchinari sono rotti, la
manutenzione manca, dicono le persone che lavorano all'ingresso.
Il giornalista ha intervistato,
Roberto, una guardia giurata che oggi è indagato per omicidio: siamo
parafulmine - spiega - i vigilantes sono stati tagliati della metà
per risparmiare.
Due lavoratori della All system
raccontano di sicurezza fatta male, di personale non preparato, di
gente messa lì e che è preparata solo per gestire eventi ma non per
proteggere obiettivi sensibili.
Mancano dispositivi sniffer, le guardie
armate sono poche e di notte si vede solo una persona di pattuglia.
Parliamo del Tribunale di Milano, non di una palazzo qualsiasi di
Milano.
Il Sia Consap aveva denunciato i
problemi di vigilanza: l'esposto non ha avuto conseguenze da parte
dei giudici del Tribunale e dopo l'attentato di Giardiello le misure
di sicurezza non sono cambiate ..
Luigi Gabriele, avvocato di
Federsicurezza ha fatto ricorso al TAR per l'appalto (che risale alla
precedente Giunta Moratti): tutta colpa della spending review, dice.
Tutti gli appalti per obiettivi sensibili sono fatti al massimo
ribasso: quanto vale il ribasso a Milano e nelle altre città?
Alla domanda ha risposto l'assessore
Rozza: l'appalto (giunta Moratti) per la sicurezza vale circa 12 ml
per tre anni: il risparmio è stato di circa 2 ml di euro, per avere
guardie non armate.
Non è sciacallaggio chiedersi se, in
presenza di controlli più stringenti, ci sarebbero state lo stesso
le tre persone morte.
Gianni Tonelli è sindacalista del SAP:
sulla carenza del personale le cifre sono chiare, -45mila persone
nella polizia. Si assumeranno 2500 persone l'anno prossimo, ma ne
andranno in pensione 5000.
Poi ci sono i tagli ai costi per
servizi: nel 1992 stanziavano 90ml di euro per le divise, oggi 18 ml
di euro.
Non è solo a Milano il problema: a
Varese si trovano guardie giurate all'ingresso e un metal detector
che non viene usato. La gente passa a lato e nessuno mette la borsa
sotto la macchina: chiunque può entrare e portarsi via dei fascicoli
dalle cancellerie.
Qui, nel settembre 2002 un carabiniere
uccise qui la moglie durante il processo per la separazione.
Stessa situazione a Venezia: si entra
nella sezione fallimentare senza esibire un tesserino. Fascicoli
sparsi ..
E' la sicurezza al massimo ribasso,
come anche le condizioni di vita dei vigilantes.
Il mondo della società di sicurezza.
Il servizio si è poi dedicato al mondo
di queste società: nascono e muoiono in continuazione, stipendi non
pagati, appalti al massimo ribasso, guardie giurate non a norma per
la sicurezza.
Vigilantes che raccontano di giubbotti
antiproiettile comprati con i propri soldi, di orari di lavoro non
rispettati, stipendi bassi (5,5 euro l'ora). Istituti che fanno
tornare i conti grazie all'uso degli straordinari, turni senza
riposo..
Cosa fanno gli ispettori del lavoro?
Dal 2003, il governo Berlusconi ha cambiato la legge sugli istituti
di vigilanza, niente multe si va in deroga: il controllo lo dovrebbe
fare la Questura, almeno in teoria.
Ma sono controlli preannunciati,
assieme all'ispettorato.
Quando sui giornali sentite un politico
parlare di sicurezza contro il terrorismo, sapete ora quale sia la
realtà dietro le apparenze.
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