C'era una volta il Partito democratico che si indignava per gli scandali della P3, quando massoni, politici, faccendieri si incontravano per decidere nomine e cercare di forzare le scelte dei giudici (erano i tempi della mozione di sfiducia a Caliendo).
C'era una volta il PD che si indignava per i conflitti di interesse di Berlusconi, per le sue leggi ad personam, per le nomine dei suoi amici (e amiche) dentro le istituzioni.
C'era una volta il PD (o forse non si chiamava ancora in quel modo) che prometteva agli elettori basta leggi vergogna, basta porcellum.
C'era una volta il PD che difendeva la Costituzione quando a cambiarla, a botte di maggioranza, era Berlusconi. La Costituzione più bella del mondo.
C'era una volta il PD (o forse ancora non si chiamava così) che si batteva per i diritti civili. O almeno prometteva di battersi.
C'era una volta il PD che prendeva in giro la destra che strumentalizzava le sue battaglie contro i fannulloni, contro l'Europa dei burocrati.
C'era una volta il PD (o forse ancora non si chiamava così) a cui non andava bene il monopolio di B. nelle televisioni, le notizie che scomparivano, altre notizie che venivano strombazzate (le commissioni di inchiesta Telekom Serbia, vi ricordate?) per tenere sotto scacco l'opposizione. Il presidente del Consiglio qui, il presidente del Consiglio là, i tagli di nastro, l'opposizione che sa solo dire di no. Vi ricordate quando c'era ancora il panino di Minzolini, i giornalisti rimossi, la censura in Rai...
C'era una volta.
E i giornali come Repubblica si indignavano. Oggi ospitano i banner pagati coi soldi pubblici per sostenere il si al referendum.
Oggi il candidato PD di Milano fa campagna elettorale nella sede Expo mantenendo la carica di commissario Expo (pagato da noi).
Oggi Verdini appoggia la riforma della Costituzione (e il Sì al referendum). Zagrebelsky, Rodotà, Pellegrino stanno dall'altra parte.
Oggi conservare e difendere i diritti dei più deboli significa passare per conservatori.
Piazzare amici nelle società pubbliche, a Palazzo Chigi, nella security è rottamazione.
C'era una volta .. come nelle favole, ma quelle senza il principe azzurro.
Forse dovremmo smettere di credere alle favole e usare la testa.
Nessun commento:
Posta un commento