23 febbraio 2017

Confusione sui diritti

Povera Cei, costretta ora a fare una battaglia anacronistica, contro la scelta del presidente PD della regione Lazio, Zingaretti che, per garantire alle donne della sua regione il diritto alla scelta dell'aborto (che, ricordiamolo è una scelta che non si a cuor leggero) ha assunto con un concorso due ginecologi al San Camillo, non obiettori.
Povera Cei, poveri vescovi, che hanno dimenticato gli ultimi, i bambini che muoiono nella terra dei fuochi (e in tutte le zone devastate dall'inquinamento industriale), i bambini che muoiono nella attraversata del Mediterraneo.
Povera Cei costretta ad allearsi con la ministra Lorenzin, che poi governa con lo stesso partito di Zingaretti.
A poposito di accozzaglia.

Ha ragione il cardinale Ruini quando parla di diritti (all'obiezione) violati o ha ragione il presidente Zingaretti?
Tutto nasce dalla confusione oggi sui diritti rinonosciuti, almeno sulla carta.
L'operaio della FCA che si è fatto la pipì addosso perché gli è stato negato di andare in pausa.
Le persone pagate coi voucher, costrette a vivere alla giornata.
Gli abitanti di Viggiano (o di Taranto), costretti a convivere coi veleni dell'eni.

La bracciante morta per 27 euro al giorno. 


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