Dal futuro che ci aspetta in questa
Europa dei nazionalismi, delle destre xenofobe, dei confini e dei
muri.
Al presente della Roma capitale,
corrotta e infettata dal male della criminalità, che prospera col
mercato della droga.
I due servizi di questa
sera di Presa diretta tratteranno questi due argomenti, ma prima
il consueto appuntamento con "Iacona incontra":
protagonista è Nunjeen
Mustafà, la ragazza siriana fuggita dal suo paese ed
arrivata sulle nostre coste su una sedia a rotelle, dopo un viaggio
di migliaia di km, attraversando otto paesi, superando mille
difficoltà e troppe frontiere. Non solo quelle dei paesi, ma anche
quelle della solidarietà verso il prossimo:
Immagine presa dal sito Newsela |
Ha percorso 6000 km attraverso 8 Paesi, fuggita da Aleppo con l'aiuto della sorella che ha spinto per mezza Europa la sua sedia a rotelle. Il suo viaggio è diventato cronaca della condizione di quasi 5 milioni di rifugiati siriani che da 5 anni fuggono dalla guerra. E con l'aiuto di Christina Lamb (già autrice di Io sono Malala) è diventato un romanzo intenso, in arrivo in Italia il 3 novembre, che assieme a Nujeen - intervistata - abbiamo deciso di raccontarvi
Estate 2015. A bordo di uno dei gommoni carichi di siriani in fuga dalla guerra, pochi giorni prima che l'immagine del piccolo Aylan si abbattesse come un macigno sulle coscienze dell'opinione pubblica internazionale, c'era anche Nujeen Mustafa, 16 anni, accolta dai volontari sulla costa di Lesbo come “prima rifugiata su sedia a rotelle ad aver compiuto la traversata”. Una ragazzina piena di gioia di vivere nata in Siria con una patologia che solo in Germania, dove vive da quasi un anno come rifugiata politica, hanno dato un nome: tetraspasticità. In pochi mesi, anche grazie alla giornalista Christina Lamb (già autrice di Io sono Malala) che le ha offerto “una penna” per raccontare la sua storia in un libro (“Lo straordinario viaggio di Nujeen”, in Italia il 3 novembre per HarperCollins) questa ragazza è diventata una sorta di moderna eroina romantica, per la quale l'essere diventata profuga è stata anche un'opportunità.Costretta a lasciare Aleppo sotto le bombe, infatti, Nujeen per la prima volta si è avventurata fuori di casa, dove una paralisi celebrale invalidante l'ha costretta a vivere confinata per 15 anni, ha conosciuto il mondo esterno fino ad allora visto solo in tv e ha perfino avuto modo di applicare le conoscenze acquisite durante il suo “forzato confino” casalingo. Nujeen ha infatti colmato, negli anni, il gap di diversità che la separa dal resto del mondo costruendosi una cultura autodidatta attraverso libri e documentari, e perfino imparato una lingua straniera – che lei definisce un “soap-inglese” - da una telenovela americana.
Cacciatori di migranti
L'anticipazione del servizio mostra la
giornalista Raffaella Pusceddu assieme a delle persone in tuta
mimetica mentre stanno pattugliano il confine tra Turchia e Bulgaria,
attraversata dai profughi siriani e dai migranti.
“Se vogliamo capire cosa diventerà
l’Europa dei nuovi nazionalismi bisogna andare lì dove lo cose già
stanno succedendo”, racconta
la voce del servizio.
Questi gruppi paramilitari, ignorati
dalla polizia, sorvegliano i confini e "cacciano" i
migranti, seguendo le loro tracce, come una lattina con scritte in
turco, ritrovata nei boschi: inizia così la caccia ai migranti
raccontata dalla giornalista.
“Noi siamo la prima linea” -
racconta uno di questi uomini della pattuglia: “siamo qui per
l'Europa e per i nostri figli, per impedire loro di venire qui in
Europa e per impedire loro la vendetta di quanto è successo in Medio
Oriente”.
Una ragazza, col volto coperto per
paura di ritorsioni da parte dell'Isis, aggiunge “Queste persone
dopo un anno, due anni, si organizzano e iniziano a tagliare le
teste, come fanno nei paesi loro”.
A settembre
Presa diretta aveva già affrontato il tema dei migranti: di come
i flussi dei migranti ingrassino non solo i profittatori e i
trafficandi di uomini ma anche i partiti xenofobi che soffiano sul
fuoco. Dell'intolleranza. Nel silenzio o quasi dell'Europa, delle
grandi democrazie europee (e pure la cancelliera Merkel è ora in
difficoltà per la sua politica di accoglienza).
Che Europa ci aspetta?
La scheda del servizio:
Ancora una puntata di
PRESADIRETTA che affronta i temi più attuali della cronaca.
Con l’inchiesta NON
PASSA LO STRANIERO di Raffaella Pusceddu le telecamere di
PresaDiretta entrano nel vivo di quello che ormai è il problema
politico numero uno in Europa: la gestione dell’immigrazione. Un
viaggio nell’Europa dove le destre xenofobe e razziste hanno
indossato i più rispettabili abiti del populismo e soffiando sul
fuoco della paura conquistano nuovo elettorato.
Un viaggio di
PRESADIRETTA nel Nord e nell’est Europa per tastare il polso dei
partiti nazionalisti che si candidano a governare l’Europa di
domani.
La Bulgaria, il cui
sorvegliatissimo confine con la Turchia è ormai chiuso da una
barriera di 300 chilometri di filo spinato e frequentato da ronde
paramilitari, che organizzano battute di caccia al clandestino.
La Germania alle prese
con i movimenti politici nazionalisti, patriottici e anti islamici
come Pegida o Alternativa per la Germania, che diventano sempre più
forti con l’avvicinarsi dei prossimi appuntamenti elettorali.
L’Austria dove a
dicembre scorso Norbert Hofer per poco non è diventato il primo Capo
di Stato di estrema destra in Europa.
Che Europa ci aspetta
da qui a qualche anno? Sopravviverà lo spirito dei padri fondatori,
la moneta unica, l’area Schengen, l’Europa insomma che abbiamo
vissuto negli ultimi decenni?
Roma
criminale: capitale della droga
Il servizio di Danilo Procaccianti racconta che i miliardi di euro che le mafie
investono su Roma hanno quasi sempre una stessa provenienza: i soldi
della droga.
Roma è la capitale della
droga: solo nei primi sei mesi del 2015 sono stati sequestrati
1611 kg di stupefacenti. A spartirsi questo traffico ci sono 23 clan
nella capitale.
Il magistrato che sta seguendo
queste inchieste (Michele Prestipino) cita in proposito una
intercettazione di uno 'ndranghetista: "Roma è il futuro".
In un'altra intercettazione un
boss si vanta di aver dato in pasto ai maiali un rivale.
Come vengono riciclati i soldi
della mafia? La classe politica è riuscita a fare pulizia al suo
interno dai tempi di mafia capitale?
La scheda del servizio:
ROMA CRIMINALE di Danilo Procaccianti. Mafia, ‘ndrangheta, camorra, la Capitale è assediata dai grandi gruppi criminali.La criminalità organizzata è riuscita a inquinare tutti i settori economici e produttivi della Capitale, anche quelli legali ed è ormai presente ovunque. Una mappa dai confini invisibili all’interno della quale le mafie si spartiscono interessi milionari. Dalle periferie al centro storico le mafie sono impegnate nel riciclare il denaro sporco frutto del narcotraffico.Soltanto la Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, negli ultimi cinque anni ha sequestrato patrimoni per un miliardo e mezzo di euro.A PresaDiretta, testimonianze e intercettazioni esclusive e un’importante intervista al procuratore aggiunto della Direzione antimafia di Roma Michele Prestipino, un magistrato impegnato nelle più importanti indagini contro le cosche nella Capitale.
“NON PASSA LO STRANIERO”, “ROMA CRIMINALE”, sono un racconto di Riccardo Iacona con Danilo Procaccianti, Raffaella Pusceddu, con la collaborazione di Elisabetta Camilleri, Marina Del Vecchio, Raffaella Notariale, Massimiliano Torchia, Andrea Vignali
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