Hitler è vivo e lotta insieme a noi ..
non come nel film "Lui è tornato" che immagina un Hitler scongelato che torna nella
nostra società e si stupisce che la gente non saluti come una volta.
No. Sono le idee e le parole alla base
dei fascismi europei che sono tornate di moda.
La carrellata di mascelloni andata in
onda ieri sera a Blob (Blob, non uno dei talk in prima serata) faceva
veramente impressione: Petry,
Hofer, Le Pen, AFD, Alba Dorata, Trump, Farage .. e il nostro
Salvini che è rimasto ancora alle ruspe
“bisogna spazzar via
questa massa ...”.
Parlava degli immigrati chiaramente,
che bivaccano, sporcano e violentano le nostre donne (anche se poi
forse non sempre le denunce sono vere): giù le mani dalle nostre
donne diceva lo spot dell'AFD (che a picchiare le donne bastiamo
noi).
Di certo non parlava delle mafie al
nord, nell'amato nord, dove ormai non si parla più di
penetrazione, ma di presenza stabile dentro l'economia,
dell'influenza nei confronti delle amministrazioni locali.
E' il Salvini che pagherà le spese ai dipendenti Lidl che hanno imprigionato dentro la gabbia di ferro le due rom che stavano rovistando tra i rifiuti di un supermercato a Follonica.
Come ci siamo indignati, a quelle immagini del video.
E chissà come ci indigneremmo se vedessimo le immagini degli immigrati, anche romeni, imprigionati e picchiati per lavorare nei nostri campi al sud.
È stata invece Presa diretta a
raccontare, in perfetta solitudine purtroppo, di quello che sta
succedendo nei paesi dell'est Europa: “Non
passa lo straniero”: le milizie alla frontiera bulgara, Pegida
in Germania, Hofer in Austria, Le Pen in Francia.
Da dove arriva tutta questa passione
per i mascelloni?
Perché le loro parole trovano ascolto
in così vasti strati della popolazione?
Come mai ce ne siamo accorti così
tardi, del peso che iniziavano ad avere, come movimento di pressione
nei confronti degli altri partiti, costretti ad inseguire i loro
slogan (ne aveva parlato
un altro servizio di Presa diretta a settembre)?
C'è un bel libro che racconta di come
nascano e crescano questi movimenti e del perché le loro idee si
diffondono: “Il commissario Soneri e la legge del Corano”di Valerio Varesi.
C'è dentro l'assenza di politiche di
integrazione, incapace di dare risposte agli effetti della
globalizzazione che ha spazzato via industrie e posti di lavoro.
Persone lasciate sole di fronte alle
paure di un mondo che cambia troppo in fretta, il bisogno di sentirsi
protetti e difesi: per questo le idee semplici su ronde, sicurezza,
sovranità, prima gli italiani fanno presa.
Si dice che il sonno della ragione
genera mostri: ma anche l'assenza di politiche che riempiano la
pancia delle persone, che non le facciano sentire tutelate, protette,
li alimentano questi mostri.
E chi se ne frega se di questo passo
sappiamo dove andremo a finire.
I fascismi hanno lasciato l'Europa
sotto le macerie, causato milioni di morti.
Al grido, abbasso l'establishment,
prima gli americani, facciamo l'America più grande, Trump intende
costruire (o potenziare, visto che già c'era) il muro col Messico,
riarmare l'esercito, tagliare i programmi sanitari di Obama (che
consentivano l'accesso alle cure a fasce più deboli).
Perché fascismi e populismi possono
cambiare facce, ma mantengono gli stretti tratti (e non solo le
mascelle possenti): l'aumento delle distanze tra le classi sociali,
la diminuzione dei diritti e della partecipazione alla politica.
Hanno bisogno degli ultimi, che devono rimanere ultimi e
soggiogabili, con un nemico esterno con cui prendersela.
Dalla definizione di fascismo da parte
del NYTimes: “culto dell'azione, celebrazione dell'aggressività
maschile, intolleranza nei confronti delle critiche, paura delle
differenze e degli stranieri .. intenso nazionalismo e risentimento
alle umiliazioni della nazione”.
Vi ricorda qualcosa?
D'Annunzio, la vittoria mutilata, le
democrazie plutocratiche ...
Chissà se Trump ha mai letto
“Uomini e topi” di John Steinbeck: racconta di due uomini,
nell'America povera degli anni '30, alle prese con le tempeste di
sabbia causate dalle coltivazioni intensive (eh già, i famosi
cambiamenti climatici).
Dove masse di persone erano costrette
ad emigrare (eh, già, l'emigrazione) alla ricerca di un lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento