Dopo la vittoria alle presidenziali di Emmanuel Macron, il quotidiano della destra borghese Le Figarò ha scritto
“L’elettorato di Macron raccoglie la Francia che va bene, la Francia ottimista, la Francia dei buoni guadagni; la Francia che non ha bisogno né di frontiere né di patria, questa Francia “aperta” e generosa perché ne ha i mezzi. La Francia di Marine Le Pen è la Francia che soffre, che si inquieta del proprio avvenire, della fine del mese, che soffre di vedere i padroni prender tanti soldi; che freme davanti all’incredibile arroganza di questa borghesia che le impartisce lezioni di umanesimo e progressismo dall’alto dei suoi 5 mila euro mensili o più”.E’ una lotta di classe. E’ la lotta di classe di cui ha parlato anni fa il miliardario Warren Buffett, finanziere: “La lotta di classe esiste, e l’abbiamo vinta noi”. Noi miliardari. [questo pezzo è stato preso da qui]E' lotta di classe.
Ma è anche un problema di rappresentatività.
Una volta c'era un partito che rappresentava la sinistra popolare, uno che rappresentava la sinistra boghese. E lo stesso per la destra (fino ad arrivare a Le Pen).
Dopo la vittoria di domenica abbiamo un partito che rappresenta la sinistra e la destra borghese.
E ai ceti popolari, quelli che votavano a sinistra e a destra?
Nessun commento:
Posta un commento