Modello tedesco, con le correzioni all'italiana, con liste bloccate ma una sola pluri-candidatura (e un po' meno sporco di come era uscito).
Trovato forse l'accordo per la legge elettorale, non ci rimane che rassegnarci alla futura campagna elettorale, di cui in questi giorni vediamo gli scorci.
I numeri dell'Istat su PIL e occupazione, lo sconto chiesto alla UE per avere ad ottobre una manovra con meno lacrime e sangue.
E, dall'altra parte, la campagna in stile grillino contro gli avversari grillini: a cominciare da quanto successo a Torino sabato notte, in piazza San Carlo.
Così Trump è uno sciacallo quando attacca il sindaco di Londra Khan, mentre attaccare la sindaca Appendino per rinfacciare le sue responsabilità (che pure sembrano esserci) è esercizio di democrazia.
Speriamo che rimanga spazio per occuparsi anche di altro: la questione delle banche popolari (in Veneto e in Toscana), ad esempio, che significano voti.
Riusciranno i nostri eroi a trovare quel miliardi di investimenti privati per salvarle (oltre all'intervento di CDP)?
E' partita la battaglia a favore della vaccinazione obbligatoria: riuscirà a partire anche una campagna per la salute degli abitanti della Basilicata che hanno la sfortuna di abitare vicino ad impianto Eni?
E lo stesso vale per Taranto: fino a ieri si è usata l'arma del ricatto del posto di lavoro per prorogare l'avvelenamento della città.
Ora che tutto il castello di carte è caduto, con la vittoria della cordata Marcegaglia Mittal e gli esuberi, tanto vale pensare fin da ora ad un futuro diverso per la città.
A proposito dei numeri sul lavoro: ieri sera mi son voluto rivedere il film di Virzì "Tutta la vita davanti": la neolaureata Marta che finiva a vendere un prodotto inutile in un call center dove si mescolavano mobbing, un trainig autogeno ai limiti del ridicolo e dove le ragazze si chiedevano se andare al bagno più volte durante il turno fosse reato.
Il film è del 2007 e oggi Marta rimpiangerebbe pure quel posto di Co co pro..
Non ti preoccupare, dice una signora anziana alla protagonista, avete tutta la vita davanti.
Al momento solo una perenne campagna elettorale.
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