31 maggio 2020

Lo specchietto retrovisore



Il sindacato non deve guardare al lavoro attraverso lo specchio retrovisore – sono le parole del neopresidente di Confindustria Bonomi, oggi intervistato da Repubblica.
Intervista in cui denuncia l'arcaismo di parte del sindacato e la mancanza di visione industriale da parte del governo.

Pessimo la scelta del titolo che riprende un passaggio dell'intervista: “la politica fa peggio del virus.”
Migliaia di morti, famiglie che hanno perso i loro cari e non hanno nemmeno potuto dare loro un ultimo saluto, medici e infermieri (tra le categorie peggio trattate in questi anni) costrette ad un super lavoro.

Ecco: in questo momento in Italia si fa una discussione surreale sulle vacanze? Ma anche i concessionari dei lidi, i ristoratori, i commercianti nei luoghi del turismo come dovrebbero fare allora? Non sono imprenditori anche loro?

Sbagliato dare soldi a pioggia, i soldi non arrivano alle imprese (ma lì la colpa è anche di banche e regioni che hanno presentato in ritardo le domande per la cassa integrazione in deroga).
Bonomi, come tanti, oggi, sposa in pieno la visione di Visco, il governatore di quella banca d'Italia che non ha visto la crisi della banche popolari italiane (che pure sono costate ad imprese e contribuenti).

Fa autocritica, certo: non è più vero che piccolo è bello, essersi dimenticati del sud (ma Boccia non era campano?), non essersi accorti della crescita delle disuguaglianze.

Non una parola sulle morti sul lavoro, sul caporalato (come la recente storia di Uber Italy), sull'evasione fiscale, sulle imprese che non denunciano le pressioni della mafia (anche qui al nord).

Forse non guarderà dallo specchietto retrovisore, ma nemmeno Bonomi sta guardando tutti i problemi del paese.

Nessun commento: