Report tornerà sulle stragi di Capaci e via D'Amelio, aggiungendo qualche altro tassello all'inchiesta sulla pista nera. Poi un servizio sul bonus edilizio, uno sull'accoglienza in Polonia.
Nell'anteprima il tentativo di acquisizione da parte di Elon Musk di Twitter: come cambierà il social?
GUERRE STELLARI – To buy or not to buy di Lucina Paternesi
Elon Musk e il suo impero spaziano
dalle auto elettriche, i viaggi sulla luna, i satelliti: ora sta
puntando a Twitter, mettendo sul piatto 44 miliardi di dollari, pari
ad un quarto del next generation UE. Come mai questo interesse?
Su
twitter si discute di politica, di temi economici: Elon Musk non
difende la libertà di stampa, ma difende la sua di libertà.
Che
idea ha di democrazia e libertà di Musk, che si appresta a diventare
il padrone della più grande piazza di discussione al mondo? E quali
soldi sta usando?
Elon Musk ha paragonato su twitter il
premier canadese Trudeau a Hitler e a fatto crollare il valore delle
azioni di Tesla per qualche tweet azzardato nel 2018, che gli è
costato due multe dalla SEC per un totale di 40ml di dollari. Con 95
ml di follower, Elon Musk è anche un troll, per i suoi tweet
irritanti e fuori luogo.
Chi è Musk? Lo spiega Riccardo Staglianò
giornalista e autore de “I giga capitalisti”: nasce in Sudafrica,
è un programmatore di videogiochi va poi a fare uno stage nella
Sylicon Valley nel 1994 e capisce che è quello il posto dove deve
stare, il posto dove si creano le cose.
Da lì ha creato un impero che oggi vale 1000 miliardi di dollari, da Paypal a Tesla: dagli altri giga capitalisti si distingue per come racconta delle sue aziende, per Musk Tesla è un modo di salvare il pianeta, perché si riducono le emissioni con le auto elettriche. Evoca costantemente la salvezza del pianeta e dell’umanità.
Con l’obiettivo di salvare il pianeta Musk ha messo a disposizione dell’Ucraina il sistema Starlink, le migliaia di satelliti che hanno permesso agli ucraini di rimanere connessi ad internet la guerra.
“Si è guadagnato i galloni sul campo di difensore dell’occidente” racconta Michele Mezza, docente di comunicazione alla Federico II “e vorrà esercitare un ruolo di influencer sul pianeta, anche sulla galassia, visto che punta a Marte e alla Luna.”
Dopo aver conquistato la terra, ora Musk ha bisogno di una piazza digitale di sua proprietà: come sarà il nuovo twitter? Ci sarà l’identificazione obbligatoria dell’utente, e ci sarà anche un problema dell’erosione della privatezza e della protezione dei dati personali, twitter potrà collezionare informazioni sulla vita reale delle persone, situazione bancaria, creditizia, indirizzo di casa, abitudini di acquisto.
Creerà un impero di informazioni di
massa, che sta rastrellando, da usare poi nelle sue aziende. Per
comprare twitter deve vendere azioni Tesla, per questo il valore del
titolo è sceso: il suo patrimonio è solo sulla carta, finché non
vende non avrà soldi. Per comprare twitter dovrà prendere un
prestito da Morgan Stanley per 6 miliardi, il resto lo metterà lui e
gli investitori. Un acquisto a debito, come nelle vecchia finanza,
anche in Italia.
Ma anche Tesla, che vende molto meno di altri
marchi, ha un valore di azioni molto superiore agli altri marchi:
potrebbe essere una bolla sul mercato.
Twitter nel gennaio 2021 ha
sospeso l'account di Trump dopo due tweet che incitavano alla
violenza: ma ora potrebbe rientrare, come potrebbero entrare anche
altri account fake.
Col nuovo twitter saremo più protetti
dalla disinformazione?
Presto entrerà in azione la nuova legge
europea sulla disinformazione, ma come si decide che un tweet è un
fake o no?
Elon Musk sarà un editore indipendente e un
imprenditore indipendente?
E se iniziasse a sponsorizzare un
preciso partito politico?
LA PISTA NERA di Paolo Mondani
Report la scorsa settimana aveva percorso la pista nera sulla strage di Capaci (e di Via D'Amelio): raccogliendo le testimonianze di Alberto Lo Cicero, vicino a boss mafiosi come Troia, è emerso che a Capaci sarebbe stato presente anche l'ordinovista Stefano Delle Chiaie.
Testimonianza confermata dalla
fidanzata di Lo Cicero e dal brigadiere Giustini: era presente a
Capaci prima del 23 maggio per organizzare la strage
terroristico-mafiosa?
Lo Cicero è stato confermato dal
giudice Borsellino, prima di entrare nel programma di protezione, ma
dopo Capaci: al giudice parlò di Delle Chiaie, della presenza sul
luogo della strage e, secondo quanto dice Lo Cicero, Borsellino
sapeva molte cose, che forse ha appuntato sulla sua agenda
rossa.
Borsellino parla anche con Walter Giustini, che gli
racconta di Lo Cicero e dei tentativo di Contrada di spostarlo ad
altro incarico.
Dopo questo servizio, Report e il
giornalista Mondani hanno subito una perquisizione, poi sospesa: i
documenti ricercati erano vecchi di vent'anni, nulla di segreto e
nulla di riservato, solo documenti che erano stati
dimenticati.
Mondani ha scoperto di essere stato pedinato e
seguito: è stato convocato dalla procura, a cui ha opposto il
segreto per quanto riguarda la divulgazione delle sue fonti.
La
procura di Caltanissetta ha smentito le notizie del servizio di
Report: la pista Delle Chiaie è priva di fondatezza, dicono dalla
procura nissena.
Ma l'ex giudice Scarpinato tira fuori un altro
documento rimasto nel cassetto per anni.
Riina poteva essere
arrestato prima del gennaio 1993: il brigadiere Walter Giustino era
già sulle tracce dell'autista Biondino grazie alle rivelazioni di Lo
Cicero, ricevute nell'aprile maggio 1992.
I carabinieri sapevano
dunque di Biondino come autista di Riina ben prima della strage:
Giustini rinfacciò al procuratore Aliquò, dopo la cattura di Riina,
che lui il nome di Biondino lo sapeva già. “Lo sa qual'era
l'autista di Riina? Quel Biondino che per voi non era nessuno..”
Ma
Lo Cicero parla anche di Delle Chiaie, del suo sopralluogo sul luogo
della strage, di come fosse il portavoce dei politici di Roma per la
mafia: i boss mafiosi stavano organizzando qualcosa di grosso –
racconta Maria Romeo, la fidanzata di Lo Cicero, a Report.
Vero
o falso? Scarpinano a Spotlight la scorsa settimana ha raccontato
delle sue indagini su Delle Chiaie, poi archiviate nel 2001. Parlò
anche di un documento del 1992 secondo cui Delle Chiaie aveva fatto
un viaggio a Palermo per preparare la strage.
Le dichiarazioni di Lo Cicero spariscono e poi riappaiono: come l'informativa del capitano Cavallo dell'ottobre 1992, come quella di Arcangioli. Come le registrazioni delle deposizioni di Lo Cicero, che la fidanzata aveva portato ai magistrati sono sparite.
Giuliano Turone, ex magistrato, a
Mondani ha ricordato le parole di Falcone alla Commissione
Parlamentare nel 1988: il giudice aveva raccontato dei contatti tra
mafia, massoneria, servizi segreti ed estremismo di destra, coinvolti
nei delitti politici avvenuti in Sicilia. Come l'omicidio di
Piersanti Mattarella: i processi per questi delitti andrebbero
rifatti – conclude Turone – per arrivare ai mandanti delle
stragi, i mandanti esterni, non solo i mafiosi.
Il quadro è
lo stesso di Bologna, dell'Italicus, di Piazza Fontana.
Destra
eversiva, massoneria, pezzi dei servizi, i partiti che da quelle
stragi, da quei delitti hanno avuto maggiori vantaggi.
Dovremo riscrivere trent'anni di indagini, trent'anni di storia italiana: non è Report che sta facendo depistaggi. Semmai è lo stato.
110 E LODE di Luca Bertazzoni
Luca Bertazzoni, per il servizio sulle
truffe legate al bonus edilizio, ha seguito il lavoro di
investigatori privati, incaricati di seguire imprenditori, veri o
fittizi.
L'arrivo dei bonus edili ha portato lavoro non solo
nelle costruzioni: molte ditte hanno preso i bonus e poi si sono rese
irreperibili.
Giuseppe Strollo, investigatore, negli ultimi due
anni ha lavorato su 15 casi di truffe: finti imprenditori che
incassavano crediti, compravano materiali e poi li rivendevano al
mercato nero, creavano società edilizie in mano a prestanome o a
persone con precedenti, false perizie. Per una truffa complessiva
fino a 1 ml di euro.
Nel 2020 per far ripartire il paese dopo
il covid puntò sull'edilizia, in crisi dal 2011: mette sul piatto 40
miliardi di bonus edilizi, servivano per muovere l'economia e per
rigenerare il nostro patrimonio immobiliare.
Sull'anticipazione
del credito, a soggetti terzi come aziende o anche le Poste, è
partita la truffa: ci sono imprenditori che alla fine hanno vantato
crediti per 1 miliardo con lo Stato.
“Ho approfittato, sono diventato uno
squalo..” così parlava uno di questi in una intercettazione della
Finanza di Rimini: c'era un gruppo centrale di 12 soggetti che
procacciavano prestanomi, professionisti del settore, il tutto per
passare dalla moneta virtuale dei crediti alla moneta reale. Tanti
soldi, al punto che queste persone nemmeno sapevano dove aprire i
conti.
Chi è mr miliardo, ovvero il signor Martino, a Foggia? Era uno di queste persone che alla fine è arrivato ad acquisire un miliardo di crediti, passando attraverso società fittizie, con sedi in diversi garage a Foggia.
Servono società che emettono false fatture, girate al fiscalista che poi le mette nel circuito delle verifiche fiscali. Crediti ceduti a soggetti prestanome che poi vanno in banca a riscuotere soldi: Bertazzoni ha seguito la storia dei fratelli De Martino, del procacciatore Tenace (e dei suoi parenti). Parenti, amici e conoscenti per riscuotere crediti per milioni.
Tutto troppo semplice? Hanno solo
applicato la normativa, che problemi ci sono – si è difeso con
Bertazzoni il signor Tenace.
Secondo la procura di Roma, i
signori De Martino avrebbero accumulato crediti per 1 miliardo,
fittizi, per opere non fatte. Questi però negano di aver violato
alcuna legge, in una lettera inviata a Report.
Su 40 miliardi
di investimenti sui bonus, le truffe ammonterebbero a 4,4 miliardi di
euro: ma di quali opere parliamo?
Alla fine, il miraggio del bonus nato col governo Conte 2, ha fatto sorgere nuove aziende che si sono buttate nel settore nel 2020: sono 45mila imprese in più quelle nel settore, secondo Unioncamere.
Le prime truffe sono venute fuori dopo due anni, col nuovo governo Draghi: lo stesso presidente ha espresso forti dubbi su questo provvedimento in Europa.
Le truffe edili sui bonus del governo Conte ammontano a 4,4 miliardi: la più grave truffa secondo il ministro Franco, una mistificazione secondo Conte, che difende la sua norma.
Si poteva fare la legge meglio? E
l'occupazione che si è creata col bonus è una buona
occupazione?
Le irregolarità sono passate dal 5 al 90%,
raccontano gli ispettori del lavoro, intervistati da Report: le nuove
45mila imprese edili in più non sono sintomo di una ripresa del
settore, ma di persone che si sono gettate nel mondo dei bonus senza
averne la preparazione.
Il governo introdurrà la patente per
le imprese, per ridurre le truffe, ma solo per lavori dall'anno
prossimo.
Nel frattempo sui cantieri ci sono lavoratori non in
regola (che non sanno per chi lavorano), ponteggi non a norma,
protezioni che mancano, lavori fatti senza seguire le norme, nessun
capocantiere. Così se si cade, si muore: il numero di incidenti è
infatti cresciuto del 16%.
I bonus hanno drogato il mercato, come
ha sostenuto Draghi? Alla fine sembra così, i costi dei ponteggi
sono saliti, i materiali sono venuti a mancare, il prezzo delle
lavorazioni aumenta (per i bonus, che alla fine hanno tolto la
contrattazione, la scelta dell'azienda col costo minore).
Così,
questi bonus non hanno coperto le lavorazioni che sarebbero state
vitali in alcuni terrotori.
Luca Bertazzoni è andato a visitare le
zone colpite dal sisma del 2016 in Umbria e nelle Marche, “l’Italia
colpita al cuore, l’Italia che non muore”, citando la canzone di
De Gregori che accompagna il servizio.
Paesi come Amatrice,
ancora da ricostruire, compreso il palazzo del comune: a sei anni dal
terremoto che è costato la vita a 300 persone il paese ancora
desolante, “un paese che non c’è più .. ad oggi nel centro
storico è partito un unico cantiere e conto di farne partire due o
tre nel giro di breve tempo. È stato ricostruito solo il 15%, c’è
stata una prima partenza forte della ricostruzione, poi c’è stato
un fermo causato dagli incentivi fiscali che hanno drogato il mercato
per il bonus edilizio, che ha penalizzato tantissimo la
ricostruzione, tant’è che le ultimamente le pratiche presentate
sono pochissime” – racconta a Report il sindaco.
Non si
trovano imprese, non si trovano professionisti disponibili a lavorare
sul terremoto: il superbonus ha creato una bolla nel settore edile
che ha penalizzato il settore stesso, alla fine i ricavi non ripagano
l'aumento dei costi, per colpa del rincaro dei prezzi.
Qual è il rischio adesso? Che i bonus
oggi non sono serviti per rifare le facciate dei palazzi vecchi, che
avrebbero bisogno di lavori di efficientamento.
I bonus sono
affluiti alle famiglie più ricche – racconta la Corte dei Conti –
quelle che possono sostenere gli esborsi iniziali per iniziare i
lavori.
L'Enea, l'agenzia per lo sviluppo
sostenibile, monitora per il governo l'andamento del superbonus:
peccato che non abbiano i dati sul superbonus, chi lo preso e per
fare cosa. Non sappiamo quali lavori in periferia e quali al centro
di Roma, il governo non li ha chiesti.
Sappiamo invece che in Sardegna prevalgono le
villette unifamiliari: 5300 richieste di supebonus, di cui solo 400
per condomini, il resto per villette, molte delle quali seconde
case.
I controlli li doveva fare a monte la politica (magari
lo stesso Conte che ancora difende la sua norma), che oggi ha stretto
i controlli sul bonus, col rischio che oggi ci sono aziende che non
riescono ad incassare i crediti.
Oltre a questo il bonus non ha
favorito l'efficientamento energetico: Claudio Gallo è una vittima
del superbonus, ha firmato un contratto per istruire la pratica del
superbonus.
È stato poi contattato dalla Finanza, che gli ha
chiesto di verificare il suo credito sul suo cassetto: sono 60mila
euro che sono stati incassati da qualcuno e che ora lo stato
potrebbero chiedergli indietro, per lavori mai eseguiti.
È tempo di un primo bilancio, dopo due anni di bonus: ogni 100 euro investiti, fa risparmiare 12 kw/ore nei prossimi 30 anni, ovvero per rendere efficiente l'intero patrimonio dovremmo investire 2000 miliardi, pari al nostro debito pubblico.
Potevamo spendere meglio i nostri soldi.
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