27 dicembre 2015

Ed è sempre emergenza

In Italia quando piove troppo è emergenza, alluvioni, frane, paesi che vanno sott'acqua.
Ma anche quando piove poco, come in quest'ultimo mese (dove proprio non sta piovendo) è di nuovo emergenza, per le polveri sottili che si accumulano nell'aria e che contribuiscono ad avvelenare l'ambiente.
Sicché, non essendoci più le mezze stagioni di una volta e nemmeno quelle intere, siamo sempre di emergenza in emergenza.
In Europa abbiamo limiti anche superiori a quelli dell'Oms: qui siamo ad un limite da 50 microgrammi, che però si può superare (come è difatti successo) fino a 35 giorni l'anno.
Si è arrivati a questa emergenza piano piano, giorno dopo giorno: per le stagioni che sono cambiate per le variazioni climatiche, per la conformazione delle nostre regioni (Milano e Torino).
Ma anche per le politiche adottate in questi anni da governi e regioni.
Le targhe alterne che non risolvono il problema (i blocchi no per non danneggiare i commercianti, visto che le gli italiani i regali li comprano in macchina).
Il prediligere il trasposto su gomma a discapito di quello su rotaia.
Ma anche il proliferare di inceneritori, tanto graditi alla nostra classe dirigente (ci aveva provato ad agosto il governo e ci riprova ora).

Marco Palombi sul FQ del 27 dicembre 2015

Peccato che per funzionare abbiamo bisogno di rifiuti da bruciare per tutti gli anni prima dell'ammortamento con effetti poco salutari sull'aria.

Parlare di emergenza è sbagliato: siamo noi i responsabili di questo.
Noi che permettiamo all'Ilva diinquinare ancora la città, col sindaco che chiede alla popolazione di aprire le finestre solo dalle 12 alle 18.
Noi che abbiamo accolto l'arrivo del nuovo commissario a Roma, al posto dell'inefficace Marino. Ma ancora stiamo aspettando l'effetto Expo.
Noi che ci siamo indignati ai tempi del diesel-gate, salvo poi dimenticarci che l'inchiesta sui filtrianti-particolato, sui diesel, coinvolgeva anche noi italiani, il ministro dei trasporti e quello della salute.
Noi che ci siamo indignati quando Genova finiva sott'acqua, per poi scoprire che si stava costruendo un nuovo parcheggio sotterraneo a fianco del Bisagno.
Noi che ci lamentiamo dell'aria pesante a Milano, ma poi in regione si pianificano altre autostrade (dopo i flob Brebemi e Pedemontana).



E sarà sempre emergenza.

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