Benvenuti in Italia: l'Italia dei compromessi, del tutti colpevoli nessun colpevole.
Del dialogo a tutti i costi per non dialogare con nessuno. Del dialogo con chi fino ad ieri gridava al colpo di stato, al complotto, all'allarme dei comunisti in piazza S Pietro, nelle università nella magistratura, della corte costituzionale ....
Benvenuti nell'Italia dello “scurdammuce o passato”: i ladri di ieri diventano i riformisti di oggi, i liberali (ora che si sono liberati dalle condanne).
Dell'Italia che in perenne bisogno dell'eroe di giornata (chi si ricorda di Daniele Paladini?), per mettersi a posto la coscienza con i morti per uranio impoverito che, per cortesia, vadano a morire in silenzio.
Dell'Italia che agita lo spauracchio della sicurezza, con le forze dell'ordine costrette a far da scorta a onorevoli pregiudicati o a ex onorevoli finiti a ballare sotto le stelle.
Ma dove magistratura e polizia giudiziaria si ritrovano senza pc, senza carta per le stampanti, senza benzina, senza macchine.
Dove basta un patteggiamento in appello per lasciar libero un trafficante di droga.
Nell'Italia dove mancano sempre i soldi: per scuole, ricerca, ospedali, trasporti pubblici per i pendolari. Ma dove si inaugurano cantieri su cantieri, dove abbiamo l'alta velocità per andare da Roma a Milano, e la bassa velocità per arrivare a Milano dal resto della regione.
L'Italia delle consulenze d'oro (come nella Milano dell'Expo): il sindaco reclamava soldi a Roma per sicurezza e infrastrutture e poi spende 40 ML di euro in consulenze.
L'Italia dei mille partiti, dei mille distinguo, delle mille posizioni: tutti per uno e una poltrona per tutti.
L'Italia degli inceneritori (o termovalorizzatori), delle centrali a carbone, delle scorie nucleari, delle bombe nucleari, dell'inquinamento per nanopolveri in Val Padana.L'Italia che fa scempio del suo territorio con la stessa incoscienza di un bambino che distrugge il suo castello di sabbia sulla spiaggia.
L'Italia delle mille (troppe) leggi a volte in contrasto tra loro, dei condoni, delle amnistie, dei colpi di spugna, delle prescrizioni, del “lei non sa chi sono io”, dei privilegi di casta (ancora tutti lì), degli aerei di stato (che usano tutti a sproposito, ma fa rumore solo quello di Mastella ..).
L'Italia delle zone grigie, dove nessuno prende responsabilità, fa chiarezza. Dove le ambiguità servono a creare complicità, ricatti, dossier che possono tornare comodi in futuro.
Dove il papa accusa illuminismo e marxismo “non è la scienza che redime l'uomo”: forse nell'aldilà non la scienza non da salvezza. Ma in questo mondo scienza e illuminismo salvano e hanno salvato molte vite.
E se noi Europei viviamo in democrazie con uno stato di diritto, e proprio grazie alla ventata di illuminismo che ci ha emancipato, spazzando via le divisioni in casta nobili, religiosi e servi della gleba.
L'Italia dei Savoia, degli Storace, dei Berlusconi, Fini, Buttiglione, D'Alema, Calderoli, Bondi ... che Roberto Benigni ha così ben rappresentato giovedì sera.
Putroppo questa è la nostra Italia: se anche abbiamo riso, c'è pco da essere allegri.
Benvenuti in Italia.
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