Il film di Giuliano Montaldo parte con le immagini dei rastrellamenti del ministro Palmer contro i rossi, gli anarchici, del 1920, in America.
Ricordano le immagini di altre violenze, contro altre persone, in un altro paese: la distruzione dle ghetto di Cracovia da parte delle SS, raccontate nel film di Spielperg Schindler's List.
Due sono i momenti più alti di un film che ricostruisce tutta la vicenda dei due anarchici Sacco e Vanzetti: il primo processo, la ricerca di nuove prove per scagionarli, il verdetto finale e la condanna a morte "in nome del governo degli Stati Uniti io ti dichiaro morto".
Quei 7 lunghi anni dall'arresto nel 1920, per la rapina di South Braintree, fino alla condanna a morte nel 1927.
La requisitoria finale di Bartolomeo Vanzetti (interpretato da Gian Maria Volontè) al giudice Thayer:
"Sono così convinto di essere nel giusto, che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte ed io per due volte potessi rinascere, rivivrei per fare esattamente le cose che ho fatto."
“Quando le vostra ossa, mr. Tayer, saranno solo polvere e il suo nome sarà solo la memoria di un passato maledetto, il nome di Nicola Sacco sarà ancora vivo nella memoria delle persone.”
L'ultima lettera di Nicola Sacco (Riccardo Cucciolla) al figlio (che non ho trovato in Italiano):
" My dear son, I have dreamt of you, I didn't know anymore if mine were life or death, they can burn our bodies but they cannot destroy our ideas, they remains for the young people of the future, the young people as you... remember my child... the happiness of the games... not to hold it all for you, tries to understand with humility the next one, help the weak, those that cry, the persecuted ones, the oppressed ones, they are your best friends.
La felicita' dei giochi, non tenerla tutta per te..."
La canzone Here's To You (Ennio Morricone & Joan Baez).
Il trailer del film.
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