31 dicembre 2007

Un libro, un blog, una trasmissione

Provo anch'io a rispondere alla domanda sul cosa resterà di questo 2007, usando la formula lanciata da Carlo Freccero intervistato a Che tempo che fa.

Cosa ricordare del 2007?
Un libro, La Casta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.
Un blog, Beppe Grillo.
Una trasmissione, Report.

Vorrei fare un passo oltre, e rispondere in modo più articolato alla domanda.

Il libro.
La Casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo è un libro che ha avuto una grossa risonanza, per il
pregio di mettere i bramini (della casta politica) di fronte a numeri, cifre, confrontandole con numeri e cifre dei loro predecessori. Rifreschiamoci la memoria:

  • La macchina dello stato impiega 427000 persone (149000 eletti, 278000 consulenti/persone nominate per incarichi).
  • Questa macchina costa 1,851 miliardi di euro /anno.
  • Lo staff dei ministeri costa1,375 miliardi di euro/anno.
  • La camera dei deputati costa 1 miliardo/anno (2215 euro/minuto).
  • Il Senato costa 527 ML di euro/anno.
  • Palazzo Chigi 391 ML euro/anno.
  • Il Quirinale costa 235 ML euro/anno.Tutto ciò (tra costo degli impiegati nello stato e costo delle camere) costa 4 miliardi di euro/anno.
  • Rimborsi elettorali: per le elezioni del 2006 i partiti (nel 2005 DS e FI avevano debiti per 179 e 113 ML di euro) hanno incassato come rimborsi 200 ML di euro.
  • In in lustro, i partiti ci costano 1 miliardo di euro.

Non è vero che Stella e Rizzo non danno alcun giudizio, ne che cercano di fare la morale. Semplicemente ci danno la carta d'identità delle persone chiamate (da loro stessi) a governarci. Incarichi passati da padre in figlio, doppi incarichi, pensioni d'oro, stipendi d'oro ..Oggi si parla tanto di riforma dello stato. Modello alla tedesca, alla francese, alla spagnola ... Tutto purchè non si parla dei numeri di questa casta.

Andiamo oltre: come è possibile che siamo caduti così in basso? C'è un libro, di Travaglio, Gomez, Barbacetto “Mani sporche”, (ed. Chiare lettere) che riassume 5 anni di malefatte della casta. “2001-2007 Così destra e sinistra si sono mangiati la II repubblica”.
È un riassunto di quanto successo in questi anni: a futura memoria.
Tra le malefatte di quest'ultimo anno, Travaglio ne ricordava tre.
La tragedia di Torino, alla Thyssen Krupp: se non muoiono 7 operai, tutti assieme, bruciati vivi nella stessa azienda, per i giornali il problema delle morti sul lavoro non esiste. Gli stessi giornali che battono il tasto della paura, del terrore per le rapine, per gli stupri, degli immigrati che vengono a rubare. Fino ad un anno fa il nemico era il terrorismo islamico. Che non ha fatto morti, a differenza di cosa nostra, camorra, ndrangheta, morti bianche ....

La seconda nefandezza è la legge (DDL) Mastella sulle intercettazioni. Con questa legge oggi non sapremmo nulla di Calciopoli, Vallettopoli, delle scalate del 2005, dei furbetti ....
Emergenza nazionale, dicono loro. Vergogna, buffoni.

Ultima nefandezza, l'attuale dialogo sulle riforme, che avviene non in parlamento, in modo trasparente, ma in modo quasi nascosto. Con l'impressione che ci sia sempre qualcosa sotto il banco; dove si è dimenticato che si dialoga con Berlusconi che fino a qualche settimana prima voleva comprare dei senatori.Tutto ciò fa supporre che non vedremo mai la legge sul conflitto di interessi, l'abrogazione della leggi vergogni, il parlamento pulito...
Potete anche non leggerlo, questo libro e fare come gli struzzi. Ficcate la testa sotto terra e guardatevi lo show (come Truman). Ricordatevi che comunque avete il culo fuori.

Il blog.
Freccero premia il blog di Beppe Grillo. Ma questo è attivo da almeno 3 anni. Arriva un po' tardi oggi, la televisione, quando scopre il mondo dei blog.
Tanti, tra giornalisti, magistrati, economisti, cani sciolti, hanno preso la strada del blog. Esistono altri blogger storici (Sofri, Luca Neri, ), da consultare quotidianamente per avere un'idea diversa di quanto sta accadendo.

La trasmissione
Report di Milena Gabanelli del suo staff di giornalisti fanno il loro onesto e duro lavoro da anni. Come sopra, scopriamo l'acqua calda.
Sono anni che Report fa inchieste su salute, ambiente, politica, confrontando quello che succede in Italia con quello che succede all'estero.
Il parlamento italiano con quello francese.
Le politiche energetiche italiane (dove si riscopre il carbone, si bruciano i rifiuti inquinando, si fanno le ecoballe) con quelle tedesche.

Sono anni che guardo Report e ogni lunedì, nel vedere l'assenza di reazioni da parte dei giornali, dei media, della politica, provo una sensazione frustrante.
Poche volte Report ha suscitato reazioni: quando parlò di mafia, con le talpe alla Dia che raccontavano a Provenzano delle intercettazioni in corso.
Subito la politica (e di riflesso la Rai) propose una puntata riparatrice.

Parlando di buona televisione non possiamo però dimenticare la serie di Riccardo Iacona di Pane e Politica e W l'Italia diretta. L'Italia raccontata senza mettere alcun filtro, senza ceroni davanti all'obiettivo: la politica locale nelle città e provincie simile ad un sistema di piccoli baronati, preoccupati più dei loro interessi che di chi li ha eletti.

Perchè questi libri, questi blog, queste trasmissioni? Perchè fanno informazione.

Che dire, anche come augurio per l'anno prossimo? Che tocca a noi. Non dobbiamo più fidarci del controllore.
Lo stato, nelle sue varie forme è nostro. La camere e il senato è roba nostra.Le aule dei tribunali, gli ospedali, le questure e le caserme sono anche nostre.
Istruzione, sanità e giustizia, sono lo stato italiano.Senza istruzione non possiamo essere competitivi nel mondo del lavoro.Senza sanità (come senza altri servizi come acqua, luce, energia ...) non possiamo vivere. Senza giustizia, avremmo un sistema dove la legge non è uguale per tutti.

Fare politica non è andare in strada a fare comizi; mandare lettere al corriere; andare in televisione a sproloquiare. Se questo stato è anche nostro, nostro è anche il compito di controllare e partecipare.

Stasera ci sarà il consueto discorso di fine anno, del presidente. Anche su Youtube: così chi, come me, non ha la banda larga, deve sentirsi cittadino di serie b anche l'ultimo dell'anno.
L'anno scorso aveva citato il caso dei ricercatori precari a 1000 euro.

Questa persona ha due figli che, come tanti altri politici, sono stati assunti dalla macchina dello stato. Giovanni lavora all'Antitrust e Giulio lavora (o lavorava) alla legge sul riordino delle Authority.
Giusto per dire che i bamboccioni, spesso, non siamo noi.
Lo so, è dura. In ogni caso, se avete avuto la forza e la costanza di leggere fino a qui, auguri di buon anno.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon Anno Aludc

Andre

Anonimo ha detto...

Buon anno anche a te :-)

Anonimo ha detto...

Non mi stancherò mai di ripetere che i problemi dell'Italia non sono dei politici ma di NOI che ce li mettiamo.

Auguri anche a te :)

Anonimo ha detto...

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