Solo dalle ruvide corde di una chitarra heavy metal, possono salire le note di una canzone d'amore. In un modo che è allo stesso tempo delicato e potente.
Con un arpeggio di chitarra che sale e scende, lento e dolcemente ipnotico. Con quella voce triste e malinconica, ma allo stesso modo così forte.
E poi l'arpeggio lascia spazio alla Gibson Flying V, come una diga che improvvisamente cede alla pressione che non riesce a più a sopportare.
E' un urlo quasi animalesco quello di Klaus Meine:
If we'd go again
All the way from the start,
I would try to change
The things that killed our love.
Your pride has build a wall,
so strong That I can't get through.
Is there really no chance
To start once again?
I'm loving you.
E' una canzone che scalda, che brucia, un grido di dolore, ma anche di vita e di speranza.
Still loving you, baby...
1 commento:
Bella la tua presentazione a questo pezzo. Bello il paragone con la diga. Come mi capita di solito, non avevo fatto caso alle parole.
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