23 dicembre 2007

Le favole di Natale

Natale, periodo di favole.
E in questi giorni ne sono girate tante, alcune già sentite.Come le favola della politica ostaggio della magistratura. Delle intercettazioni pubblicate in modo illecito.

Mi riferisco a quelle gravissime dal punto di vista politico, tra Saccà e Berlusconi, dove quest'ultimo chiedeva all'ex direttore di Rai fiction di sistemargli alcune attrici, una delle quali segnalata da un senatore della sinistra di cui voleva comprarsi il voto. La nostra repubblica, il governo eletto che passa per le cosce di una giovane promessa...

D'altronde non ha anche detto che in Rai lavorano comunisti e prostitute. Se da una parte occorre ricordare al cavaliere che lo sfruttamento della prostituzione è reato, penale, d'altro canto ci chiediamo come farà a presentarsi faccia a faccia di fronte a Bruno Vespa, Floris, Lucia Annunziata, Anna La Rosa.

Chi l'avrebbe mai detto che il più grande soccorso al presidente del Milan, dell'opposizione (quale?), Forza Italia (se esiste ancora?) .. sarebbe arrivato dalla sinistra.

Travaglio
nella sua rubrica su l'Unità Uliwood party (fino a quando il cda del giornale in mano agli Angelucci lo permetterà) parla di soccorso rosè.

L'ex onorevole Pisapia, presidente della commissione ministeriale per la riforma del codice penale sostiene che la telefonata “è ancora coperta da segreto perchè non sono terminate le indagini”. Falso perchè le indagini sono terminate martedì con l'avviso di conclusione delle indagini e il deposito degli atti agli indagati.

Polito margherito, eletto con un programma dell'Unione dove si parla di risolvere il conflitto di interessi, in commissione di vigilanza Rai non ha votato la mozione del suo partito, il PD, timidamente critica sul caso Saccà.

Il compagno Beeeeeeeeeeeeertinotti arriva a dire (solidale con Mastella) che “le intercettazioni sono sempre cattive”. Il suo giornale, finanziato con soldi pubblici, Liberazione scrive “intercettate le volgarità di Berlusconi, ma non è così che si fa lotta politica”.

Quelle sono in parte volgarità: ma sono anche testimonianza del modo con cui l'opposizione con cui Bertinotti vuole dialogare, lavora. Ricatti, compravendita, soldi, favori .....

Tutte le intercettazioni sono cattive: anche quelle contro i terroristi e contro i mafiosi allora. Quelle che hanno permesso l'arresto di Brusca, Gioè, Provenzano e Lo Piccolo. Perchè questa è la vera emergenza: la pubblicazione delle intercettazioni e non cosa nostra.

O i capitalisti di rapina, come Fazio, Fiorani, Gnutti, Ricucci, Coppola e i loro referenti politici.

Il prof. Cordero, ad Annozero, ricordava che è stata proprio l'Unione Europea che ha imposto all'Italia l'uso delle intercettazioni anche per reati finanziari. Con la legge sul “market abuse”, imposta all'Italia nel 2005, abbiamo potuto intercettare e (di riflesso anche ) sapere cosa stava accadendo nel mondo finanziario italiano. Cosa sarebbe successo senza intercettazioni?

Ricordiamo che Fazio (Antonio) si è dimesso più per le pressioni della società civile (ricordate Fazio vattene sul blog di Beppe Grillo?), che non da parte della politica.

D'altronde Bertinotti, Polito, Pisapia, e una certa parte della sinistra fanno parte della categoria di politici che combattono la mafia solo alle ricorrenze di rito (21 maggio, 1 maggio, 19 luglio).
Fanno parte della schiera di coloro che si battono contro la moratoria per la pena di morte, nei paesi lontani, ma fanno poco o niente contro le morti bianche qui da noi.

Il problema, per questi politici è fare in fretta: la legge elettorale migliore per Berty, per il sindaco di Roma, per il prescritto di Arcore, è quella dove il popolo bue deve mettere, una X su un nome fisso. Al resto ci pensiamo noi .. che voi siete poveri ignoranti.
Ignoranti perchè non dovete sapere, anche quello che succede all'estero.

In Inghilterra un ministro del governo Blair se ne andò perchè un giornale aveva pubblicato un articolo, in cui era scritto che il ministro era stato sorpreso ad aiutare la colf della sua compagna ad ottenere il permesso di soggiorno.
In Usa il responsabile della sicurezza se ne va perché non paga i contributi alla colf.

Ma queste cose, in Italia, sembrano proprio favole .....
Così muore la sinistra.

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