Marini e la sua missione impossibile.
Confindustria, Cei, Confcommercio tutti per un governo di riforme: per completare il disfacimento del Welfare dei lavorati, la riduzione dei diritti, qualche altra privatizzazione (vogliamo lasciar libera l'acqua?) ....
E poi la notizia del giorno: l'Unione Europea condanna il sistema televisivo italiano , per il monopolio nell'assegnazione delle frequenze, che discrimina Europa7 a favore del imprenditore politico Berlusconi.Quello che è illegale in Europa, diventa lecito in Italia: pagheremo una multa per consentire al cavaliare di continuare a mantenere il suo monopolio.
In Europa criminale è il cavaliere. In Italia è il cavaliere che da del criminale a chi denuncia il monopolio.
In questo clima, ad Annozero, si è parlato del film di Bianchi Nerazzini: "La mafia è bianca". (già tema di una passata puntata di Annozero)
Ospiti in studio la Bonino, Alemanno e l'UDC Vietti. A difendere Cuffaro e un pò anche Mastella, ovviamente: siamo in Italia, per favore.
La Bonino si auspicava una grande stagione di riforme, sullo stile di quella del 93: le purghe del governo Amato per bilanciare i buchi del pentapartito di cui il PSI faceva parte. In quella stagione è partita la grande svendita di stato: svendita la ribasso.
Oggi cosa abbiamo altro da svendere, in nome di una liberalizzazione che (come dimostra il caso Europa7), non esiste?Alemanno tirava fuori il solito repertorio: muro contro muro, arroganza di Prodi che non si piegato alle condizione della coalizione sconfitta, occupazione militare (intendendo i presidentei di camera e senato).Vietti proponeva un governo di tregua.
E sulla vicenda Cuffaro "Un governo sfiduciato adotta un atto abnorme conro l'unico presidente di regione del centrodestra in una regione del sud ... Prodi sospende Cuffaro che si era già dimesso".
Ma la sospensione decisa dal consiglio dei ministri è un atto dovuto. Ma spiegare la legge al centrodestra è un atto inutile ..."Atto di cattivo gusto" ripeteva Alemanno.
Il problema non è la condanna a Cuffaro per aver favorito un mafioso (Guttadauro).
Il picco è stato raggiunto con l'intervento della piccola fan di Totò vasa vasa "il fatto non sussiste".
E dov'era Cuffaro?
ANSA - ROMA, 29 GENNAIO - I legali di Cuffaro hanno diffidato la Rai dal mandare in onda le parti dell'inchiesta “La mafia è bianca” in cui viene ritratto lo stesso ex governatore della Sicilia.
“Da alcune anticipazioni della redazione - si legge nel testo nella diffida inviata al direttore generale Claudio Cappon e al direttore di Raidue Antonio Marano - è stata resa nota infatti l'intenzione di mandare in onda taluni brani del dvd in argomento, contenente una ricostruzione suggestiva tendente a descrivere l'on. Cuffaro quale soggetto colluso o quanto meno collegato alla mafia. L'intero impianto del dvd, allusivo e insinuante, accompagnato da tecniche di ripresa e colonna sonora a effetto fornisce una versione dei fatti volta a suggerire allo spettatore l'idea di una vicinanza tra l'on. Cuffaro e Cosa Nostra....
I legali di Salvatore Cuffaro hanno pienamente ragione nel ritenere gravissimo l’accostamento dell’ex Governatore della Sicilia ad esponenti del mondo mafioso, come Angelo Siino, a cui Cuffaro si è rivolto alla ricerca di voti. O come Giuseppe Guttadauro, Salvatore Aragona, Domenico Miceli, Michele Aiello. Per evitare scomodi accostamenti, forse Cuffaro avrebbe fatto meglio a non frequentarli, gli ambienti mafiosi.
La mafia è bianca è un film sul rapporto tra sanità e mafia, mostrando tutta la zona grigia della nuova borghesia mafiosa.
Il set del film è la clinica S.Teresa a Bagheria.
Attori del film inchiesta, oltre a Cuffaro:
- Angelo Siino: boss mafioso; nel 91 Cuffaro chiese i voti a Siino.
- Michele Aiello, direttore della clinica. - Domenico Miceli socio con la moglie di Cuffaro del laboratorio di Diagnostica. Indagato e condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
- Giuseppe Guttadauro: capo mandamento di Brancaccio. Sono sue le intercettazioni in cui con Miceli e Aragona parla delle nomine politche e nella sanità.
- Salvatore Aragona, medico che falsificò le cartelle cliniche do Giovanni Brusca. Condannato per mafia.
- Angelo Giammaresi: manager della sanità.
- Giancarlo Manenti Dir. Gen. della clinica di S. Giovanni
- Nino Dina: tramite tra Aiello e Cuffaro
Le tale della Dia:- Maresciallo Borzacchelli della Dia, candidato nell'UDC.
- Maresciallo dei cc Riolo
- Maresciallo della GdF Giuseppe Sciuro, esperto in intercettazioni, braccio destro del pm Ingroia.
Secondo il giudice, Cufafro va condannato perchè informo Miceli delle microspie che intercettavano Guttadauro.
Altri personaggi minori:Santino Pullarà, Santino Di Matteo e Nino Gioè (killer della strage di Capaci), partecipanti ad una cena a casa di Angelo Siino, nel 91.
Dopo il film c'è stato anche, immagino, un dibattito con i politici in studio. Mi sono rifiutato di vederlo.
Technorati: Annozero, Salvatore Cuffaro
2 commenti:
Ti sei dimenticato delle stampe
non ti sei perso molto, però i commenti del rappresentante dell'UDC erano da sentire, avresti avuto la certezza di avere ragione.
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