I clandestini non possono stare in Italia: non possono prendere la 90 a Milano, non possono circolare liberi come persone normali.
E sugli stranieri fermati, il vicesindaco spiega che "erano tutti clandestini, ovvero persone che non solo non dovrebbero girare indisturbati per Milano e sui mezzi pubblici milanesi ma non dovrebbero trovarsi nemmeno sul territorio italiano". Dunque per De Corato chi protesta per questi controlli "evidentemente o non utilizza i mezzi pubblici e quindi non conosce un certo tipo di frequentazione su certe linee, da parte di ladri e borseggiatori, o mira a fare polemiche pretestuose".
I clandestini sono latitanti, criminali, persone da rastrellare e portar via. Nel silenzio, o meglio del plauso della brava gente, che plaude a questo ritorno di normalità.
I clandestini possono stare in Italia, ma solo per lavorare in nero, per essere sfruttati. Basta che stiano nascosti.
L'iniziativa, voluta dal vicesindaco Riccardo De Corato, va avanti da tre giorni, ma la notizia è uscita per caso, grazie a un fotoreporter, Vincenzo Paolo Gerace, che passava intorno alle 10.30 in piazza XXIV maggio, nel quartiere Ticinese a Milano. Gerace vede e fotografa. "Mi ha impressionato il modo con cui i vigili accompagnavano questi stranieri all'autobus - racconta Gerace - li tenevano come se fossero in arresto".
La norma sul reato di clandestinità non è ancora in vigore, ma qualcuno si porta avanti.
1 commento:
veramente non ti capisco. i clandestini non potrebbero stare in italia (se no non sarebbero clandestini) e se qualcuno cerca di fare rispettare la legge secondo te è lui in torto. ieri è uscito un rapporto istat in cui è evidenziato come gli immigrati clandestini commettano un numero inimmaginabile di reati e tu sei qua ancora a dipengerli come i poveretti che vengono oppressi.
ciao
Matteo
Ps: immagino che la notizia del preside di lettere della sapienza tenuto sotto sequestro a roma dai collettivi passerà in secondo piano come se l'avessero fatto quelli di forza nuova....
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