Di Pietro alla Camera sembrava un alieno sceso per caso sulla terra, visto che è rimasto uno dei pochi che si prende l'onere di dare a cesare ciò che è di cesare, ossia dire di Berlusconi quello che è.
Sensazione accentuata dalla risposta del presidente della camera Fini che, a richiesta di un maggior rispetto da parte della maggioranza che cercava di zittirlo.
"Dipende dalle parole": ecco allora è chiaro.
A seconda di quello che si dice, si ha diritto alla parola o meno.
Ma non siamo in dittatura, no.
Berlusconi oggi cerca il dialogo, scherza con Veltroni, "se ppò fa!".
Ma deve essere il fratello gemello del Berlusconi che ieri stracciava il programma, faceva il gesto del mitra alla giornalista russa, dava del "diplomato in fiction" a Veltroni, diceva che il PD era la solita sinistra comunista ....
2 commenti:
Ma fosse la prima volta che Berlusconi fa finta di voler andare d'accordo! Come può essere che solo Di Pietro (gloria!) abbia delle riserve? Sono davvero tutti lì in attesa di prenderlo in quel posto un'altra volta? Un po' di dignità, accidenti.
O siamo coglioni noi, che ci ricordiamo di come si comportava fino a poche settimane prima, o sono diventati tutti rincoglioniti...
Aldo
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