Quella di ieri, alla Sapienza, è stata una trappola organizzata ad hoc, per far passare come vittime allora il papa, oggi Forza Nuova? Come accaduto con la famosa visita del papa annullata per colpa dei 67 professori di fisica?
Riporta Concita De Gregorio le testimonianze di chi c'era, ieri pomeriggio all'università:
Nel pomeriggio, all'assemblea autoconvocata a Lettere gli studenti chiedono le dimissioni del preside della Facoltà, del pro-rettore. "E' andata come andò per Ratzinger - dice Susanna, 21 anni - prima gli hanno chiesto di venire poi ci hanno ripensato dicendo che non c'erano le condizioni di sicurezza. Una balla, perché le condizioni c'erano noi volevamo solo manifestare il nostro dissenso.
Anche oggi: volevamo solo dire che Fiore a parlare delle Foibe in università non lo vogliamo". Per la mancata visita del Papa a manifestare davanti alla facoltà alla fine erano poco più di un centinaio. La conferenza che avrebbe dovuto svolgersi oggi aveva come titolo "Foibe, l'unica verità contro il negazionismo dei collettivi antifascisti".
Il rettorato l'ha prima autorizzata, poi negata. "Preoccupazione di disordini" dice il prorettore Luigi Frati che aggiunge:
"Ho visto i manifesti del convegno, non è possibile mettere un pugnale nel proprio simbolo: chi lo fa non ha cittadinanza alla Sapienza".
Ci ha ripensato, insomma, e ne è soddisfatto.
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