Dice Brusca, al processo per la strage dei Georgofili:
"Contattai Berlusconi nel '93: O accordo o altre bombe". Brusca riferisce però di aver contattato Silvio Berlusconi nel 1993 attraverso Mangano e Dell'Utri, per avvertirlo che in mancanza di un accordo la stagione delle bombe sarebbe continuata. Nella seconda metà del 1993 "mandai Mangano a Milano ad avvertire Dell'Utri e, attraverso lui, Berlusconi che si apprestava a diventare premier, che senza revisione
del maxiprocesso e del 41 bis le stragi sarebbero continuate", ha detto il pentito. "Mangano - ha aggiunto - tornò dicendo che aveva parlato con Dell'Utri, che si era messo a disposizione".
"Nel 1994, con Bagarella ho un contatto con Dell'Utri, attraverso Mangano", per avere modo di "arrivare" a Silvio Berlusconi, dice ancora Brusca nella sua deposizione. A Dell'Utri fu detto che il governo, allora guidato dal centrosinistra, sapeva e che "da lì in poi per avere benefici si era intavolato un altro rapporto politico. Mancino non c'era più ". Questo contatto con dell'Utri venne fuori perché Brusca sapeva che Mangano lavorava ad Arcore. A Mangano "chiesi se conosceva Berlusconi e lui disse di sì e che ci saremmo potuti arrivare tramite dell'Utri", contattabile attraverso un uomo delle pulizie di Canale 5. La richiesta era l'allentamento del 41 bis. "Era la fine del 1993 o l'inizio del 1994, dopo la vicenda Contorno", che è nel 1994, ha detto Brusca.
Sono accuse pesanti, altro che "Berlusconi e Dell'Utri non c'entrano niente"
Le accuse si possono leggere in modo inquietante: o trattate o continuiamo con le bombe. E le bombe sono cessate.
Cosa significa, secondo voi?
"Contattai Berlusconi nel '93: O accordo o altre bombe". Brusca riferisce però di aver contattato Silvio Berlusconi nel 1993 attraverso Mangano e Dell'Utri, per avvertirlo che in mancanza di un accordo la stagione delle bombe sarebbe continuata. Nella seconda metà del 1993 "mandai Mangano a Milano ad avvertire Dell'Utri e, attraverso lui, Berlusconi che si apprestava a diventare premier, che senza revisione
del maxiprocesso e del 41 bis le stragi sarebbero continuate", ha detto il pentito. "Mangano - ha aggiunto - tornò dicendo che aveva parlato con Dell'Utri, che si era messo a disposizione".
"Nel 1994, con Bagarella ho un contatto con Dell'Utri, attraverso Mangano", per avere modo di "arrivare" a Silvio Berlusconi, dice ancora Brusca nella sua deposizione. A Dell'Utri fu detto che il governo, allora guidato dal centrosinistra, sapeva e che "da lì in poi per avere benefici si era intavolato un altro rapporto politico. Mancino non c'era più ". Questo contatto con dell'Utri venne fuori perché Brusca sapeva che Mangano lavorava ad Arcore. A Mangano "chiesi se conosceva Berlusconi e lui disse di sì e che ci saremmo potuti arrivare tramite dell'Utri", contattabile attraverso un uomo delle pulizie di Canale 5. La richiesta era l'allentamento del 41 bis. "Era la fine del 1993 o l'inizio del 1994, dopo la vicenda Contorno", che è nel 1994, ha detto Brusca.
Sono accuse pesanti, altro che "Berlusconi e Dell'Utri non c'entrano niente"
Le accuse si possono leggere in modo inquietante: o trattate o continuiamo con le bombe. E le bombe sono cessate.
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