Il libro raccoglie i casi raccontati
durante la stagione 2003-2004 di Blu Notte, da Carlo Lucarelli:
trasmissione televisiva che, partita dal raccontare i casi di cronaca
nera, si è poi occupata dei misteri d'Italia.
Quelle pagine
della nostra storia dove tra i protagonisti ci sono servizi,
faccendieri, terroristi, mafiosi e politici: pagine oscure, tragiche,
piene di bugie, depistaggi, colpevoli che sono sfuggiti alla
giustizia e di vittime senza colpevoli.
«Nel ciclo
televisivo Blu notte. Misteri italiani ho voluto occuparmi non
piú di casi di cronaca ma dei grandi misteri d'Italia, quelli che
hanno risvolti economici e politici, che coinvolgono servizi segreti,
partiti, terroristi, mafia e imprenditori. Il timore era che
risultassero noiosi, incomprensibili, poco attraenti perché
sconosciuti o, al contrario, perché troppo risaputi. Abbiamo provato
che non era vero, che con le strutture letterarie del romanzo giallo
si può far diventare avvincente anche il riciclaggio di denaro
sporco, si può mettere in scena e quindi rendere comprensibile anche
la strategia della tensione. Ed è nato il libro Misteri
d'Italia. Adesso, dopo il nuovo ciclo televisivo di Blu notte,
bisogna riportare tutto questo in un libro ancora piú avvincente e
completo. Si può fare. Si possono aprire maggiormente le storie,
soffermarsi meglio sui personaggi e aggiungere documenti. Si può
rendere il repertorio con maggiore fedeltà facendolo passare
attraverso il filtro della soggettività di chi scrive. Dargli la
forza della musica e di tutta la sua colonna sonora ricostruita
attraverso le parole. Dargli anche i colori. Nasce cosí Nuovi
misteri d'Italia». Carlo Lucarelli
Lucarelli ha saputo
raccontare questi casi, riuscendo a riportare alla memoria casi di
cui sappiamo ancora troppo poco (i due agenti uccisi dalla mafia,
Agostino e Piazza), di cui forse rischiamo di perdere la memoria (i
casi di Salvatore Giuliano, Alceste Campanile e Wilma Montesi), di
cui si è parlato troppo fino quasi alla noia (la strage di Ustica o
quella di Bologna). Storie che ancora oggi fanno paura (il mostro, o
meglio i mostri di Firenze). Storie il cui protagonista è un eroe
suo malgrado (Beppe Alfano), o un eroe perchè intellettuale scomodo
(come lo era Pier Paolo Pasolini).
La prima strage dell'Italia repubblicana e
forse il primo episodio della strategia della tensione. Dalla banda
Giuliano, per arrivare alla santissima trinità,
stato-politica-mafia, nella Sicilia del primo dopoguerra.
Il primo processo mediatico nell'Italia del
dopoguerra. Un processo, quello per la morte di questa ragazza,
diventato strumento di ricatto politico. Ma come è morta Wilma
Montesi?
Una brutta storia, fatta di
militari, alti ufficiali, uomini politici e agenti dei servizi
segreti di tutto il mondo.
E ottantuno morti. Nei cieli del
Mediterraneo.
Un ragazzo ucciso in una
notte di giugno del 1975: tante piste per il suo delitto (i compagni
di sinistra? Gli ex camerati di destra? ..), ma nessun colpevole.
16 morti, otto coppie, nove uomini e sedici
donne uccisi tra il 1968 e il 1985: omicidi bestiali, feroci, dove il
killer, o i killer si sono pure accanito sui corpi delle vittime.
Omicidi rituali, esoterismo. E forse, un livello superiore che
commissionava quelle morti ai compagni di merende.
Due poliziotti uccisi, in Sicilia nel
1990: due agenti che andavano alla caccia dei latitanti, e che forse
qualcuno all'interno dello stato ha tradito.
“E' morto un poeta, e di poeti non ne nascono tanti in
un secolo”, Moravia ai funerali. Già, ma chi ha ucciso veramente
Pasolini e perchè?
Il giornalista che
lottava contro il verminaio di Barcellona, in provincia di Messina.
Uno che non mollava, che doveva andare fino in fondo.
La più sanguinosa strage italiana: 81 morti e
più di 200 feriti. Per una bomba nella sala d'aspetto gremita di
persone che andavano in vacanza nell'estate bolognese del 1980. Unico
caso, per le stragi che hanno insanguinato l'Italia dove esistono dei
colpevoli e delle sentenze di condanna, che però convincono poco.
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Technorati: Carlo
Lucarelli
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