Quando è un politico a volersi sottrarre alla giustizia si dice che è giusto: giusto beneficiare dei mezzi e degli strumenti che le leggi fatte dalla politica stessa si mette a disposizione per non essere condannati (ex Cirielli, indulto, lodo alfano, legittimo impedimento).
Quando invece è la procura che si sforza di arrivare a sentenza prima dell'arrivo della prescrizione, il politico sbotta: «Processo politico».
Per Berlusconi il processo Mills, è «un processo esemplare dal punto di vista politico». Con l'avvocato Ghedini furioso con i giudici e l'avvocato inglese che in videoconferenza da Londra fa sospendere l'udienza per un mal di testa “lancinante”, uscendo dal palazzo di Giustizia l'ex premier ha detto che «questo è un processo politico».
Forse il cavaliere pretenderebbe un certo fair play da parte dei giudici, che gli permetta di raggiungere la casella della prescrizione e ricandidarsi alle prossime elezioni.
Domanda: in caso di condanna, dobbiamo aspettarci ripercussioni anche al governo "strano" di Monti?
Riuscirà il cavaliere a tenere a bada i falchi nel pdl?
Riuscirà il grande inciucio PD PDL e terzo polo a fargli tornare il buonumore, con la grande riforma della giustizia?
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