L'8 gennaio è una data importante: era un sabato e a Tunisi e in tutte le principali città della Tunisia la gente affrontava l’esercito e la polizia del regime. Centinaia saranno i feriti e 25 i morti. Ben Alì scapperà come un ladro verso l’Arabia Saudita dove adesso vive.
Un anno fa, dunque, il weekend di sangue che ha dato la spallata finale al regime di Ben Alì, e con lui alla dittatura che per più di venti anni in Tunisia ha inflitto enormi sofferenze ad un intero popolo.
PRESADIRETTA in quest’anniversario ha deciso di dedicare una puntata speciale tutta alla Tunisia e alla rivoluzione che ha dato il via alla caduta dei regimi in Egitto, Libia, alle rivolte in Yemen e in Siria che sono ancora in corso. Le rivolte hanno cambiato la faccia del mondo. Riccardo Iacona ha attraversato la Tunisia per descrivere il sistema Ben Alì. Il dittatore ha strangolato l’economia del paese: gli unici a trarne vantaggio sono stati lui e i suoi familiari. Questo ha determinato uno stallo nello sviluppo. La corruzione ha prodotto arretratezza, povertà e disoccupazione. Ecco cosa ha spinto migliaia di disperati sui barconi verso le nostre coste.
Ma chi ha aiutato il dittatore Ben Alì a restare al potere tanto a lungo? Quali erano le complicità, o le negligenze che lo hanno sorretto? E come mai l’esito delle prime elezioni, così come in Egitto, ha dato la vittoria anche in Tunisia al principale partito islamista?
Un racconto di Riccardo Iacona con Raffaella Pusceddu, Vincenzo Guerrizio e Manolo Luppichini.
La nostra primavera è durata il tempo di una notte,il 12 novembre. Ma i nostri Ben Alì, non se ne sono andati.
Nessun commento:
Posta un commento