18 gennaio 2012

Le liberalizzazioni

Ieri sera a discutere di  liberalizzazioni a Ballarò erano presenti (tra gli altri) il solito sottosegretario Polillo e il presidente della regione Piemonte Cota.
Regione che non è riuscita a liberalizzare i propri trasporti regionali, facendo partire i trani di Arenaways, azienda fallita nella culla.


Questo per dire quanto sia difficile in Italia fare le liberalizzazioni, piuttosto che parlarne, cosa che fanno in tanti.
Non sarà la liberalizzazione dei tassisti (che stanno protestando nelle varie città d'Italia e si dicono pronti a "scatenare l'inferno") a cambiare la vita degli italiani, specie passasse la linea delle licenze cumulative che (qui hanno ragione a protestare i tassisti) finirebbero alle grandi società che crerebbero cooperative di tassisti sfruttati.
Le vere liberalizzazioni riguardano i servizi di largo consumo: traporti, energia, luce e gas, benzina.
Ma non è solo questo: sarebbe bello pagare in Italia, come in altri paesi europei, meno costi per assicurazioni, servizi bancari.
Tassisti, edicolanti e farmacie potrebbero essere solo uno specchietto per le allodole.


Riuscirà la manovra cresci Italia a colpite così in alto?
Già si legge che non si separerà Banco Posta da Poste Italiane e anche la separazione societaria di Rfi da Fs, e si parla anche di un dietrofront della proposta di cancellare l'obbligo di esclusività per i benzinai, sulle concessioni per le spiagge ...


Coraggio, allora.
Sotto, dal blog di Wil, la lista dei redditi degli autonomi (per la serie, equità cercasi)








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