06 maggio 2012

Il giorno delle elezioni

Si vota in Italia, in Francia per le presidenziali e in Grecia (e anche nel land Schleswig-Holstein e in Serbia).

Un voto di protesta contro l'Europa, contro la politica dell'austerità, contro le tasse e, specie in Italia, un voto contro. Contro la casta, il governo, l'euro, questo modo di far politica....



In Grecia in quello che sarà un referendum pro o contro l'Europa, l'avanzata dei partiti estremisti (a destra, come a sinistra) potrebbe portare nuovamente ad una coalizione tecnica. Con all'interno gli stessi partiti (come il partito di Nuova Democrazia) che hanno portato la Grecia a questa situazione drammatica.



In Francia oggi sapremo se è vincente il partito della spesa pubblica o quello del rigore europerista di Sarkozy: a pesare saranno, anche qui, i voto dell'estrema destra.

In Italia in questa tornata elettorale vedremo in gioco nuove alleanze da confermare (come quelle del centrosinistra) e le alleanze ben rodate in passato che si sono sciolte (come Lega e Pdl).
Il PDL che si è sciolto nelle liste civiche e su cui per la prima volta non campeggerà ovunque la faccia del cavaliere (oggi, in vacanza dall'amico Putin e non aggiungo altro).
Voto che arriva in un momento difficile per la crisi, la disoccupazione e i suicidi tra gli imprenditori, che non trovano più la forza per affrontare questo momento.
Di certo c'è che avremmo l'imbarazzo della scelta per i candidati: qui a Como per esempio ci sono ben 16 candidati sindaci, con ben due candidati dal PDL e uno della Lega: si ricorderanno qui i cittadini comaschi dello scandalodel muro sul lungolago, dei lavori infiniti (tutti progetti della maggioranza del comune di cui la Lega faceva parte), dei danni che hanno causato ai commercianti? O ancora una volta, sarà sufficiente presentare persone nuove per dare l'illusione del cambiamento?
Ma non è solo Como: la politica dell'arricchimento personale (e del proprio partito, e dei propri amici), anche dentro i comuni l'abbiamo vista anche a Parma, al candidato di Civitavecchia, a Palermo ..

Sarà comunque un voto contro, dove a decidere saranno gli indecisi dell'ultima ora e dove finalmente capiremo il peso del Movimento Cinque Stelle.
E qui mi chiedo: dove vuole arrivare Grillo e il suo movimento?
Non ha le forze per governare, non fa alleanze con nessuno perchè sono tutti uguali. Si accontenta di fare opposizione e di controllare i consigli comunali dall'interno?
Servirà a poco.

Per cambiare le cose serve vincere, con un programma semplice e chiaro e iniziare a cambiare le cose con un'agenda politica di governo.
A proposito di voto, inSardegna oggi la gente andrà a votare sui referendum definiti “anti casta”: i quesiti sono per abolire le ultime province costituite, per diminuire i consiglieri regionali e perfino abrogare del tutto le province (in anticipo rispetto alle decisioni di Roma).
Peccato che, anche qui, si è deciso di non unificare i referendum alle elezioni amministrative: hai visto mai che poi vinca il partito contro gli sprechi della malapolitica?
In ogni caso dovremo aspettare due settimane per avere i risultati finali delle amministrative, mentre per sapere chi sarà il presidente della Francia basterà aspettare poche ore.
Anche questo è uno spreco: perché qui si disgiungono referendum ed elezioni? Perché si vota su due giorni? Magari i tecnici possono tagliare anche questo inutile spreco.

Oltre agli sprechi che leggete oggi sui giornali su consulenze nella pp aa e nelle regioni.

Sotto, il video di Giggino A’ Purpetta: “VotatePiemonto” (a proposito di chi rappresenta il popolo).

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