Un caso? Tre bombe (bombole di gpl messe in serie) scoppiano a Brindisi davanti
una scuola intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, pochi
giorni prima dell'anniversario della strage di Capaci, nel giorno in
cui la carovava antimafia passa proprio da questa citta della Puglia.
Forse dietro questa strage, dietro questo episodio di terrorismo, potrebbe non esserci direttamente la mafie, forse prima di dare delle piste, servirà aspettare qualche altro indizio.
Ma non si può non ricollegare queste bombe a quelle esplose 20 anni fa in Sicilia (e in seguito anche in altre parti d'Italia).
Qualcuno vuole riportare indietro le lancette di 20 anni: le analogie col passato ci sono tutte.
Una classe politica allo sbando, un governo tecnico, la crisi economica. Interi partiti che spariscono dalle elezioni amministrative (sappiamo questo cosa significa per le mafie). E dall'altra parte la società civile, i cittadini fuori dal palazzo che chiedono qualcosa di nuovo.
Forse è troppo presto per parlare, ma in Italia è già successo che qualcuno pensasse si utilizzare le bombe per indirizzare, per spostare l'asse della politica italiana...
Una ragazza morta, 7 sono quelle ferite. Muri anneriti dal fumo, vetri delle finestre infranti, le sirene, i libri e i quaderni delle studentesse sparsi per terra. E dalle istituzioni si sente ripetere solamente che l'eversione non deve prevalere.
Forse dietro questa strage, dietro questo episodio di terrorismo, potrebbe non esserci direttamente la mafie, forse prima di dare delle piste, servirà aspettare qualche altro indizio.
Ma non si può non ricollegare queste bombe a quelle esplose 20 anni fa in Sicilia (e in seguito anche in altre parti d'Italia).
Qualcuno vuole riportare indietro le lancette di 20 anni: le analogie col passato ci sono tutte.
Una classe politica allo sbando, un governo tecnico, la crisi economica. Interi partiti che spariscono dalle elezioni amministrative (sappiamo questo cosa significa per le mafie). E dall'altra parte la società civile, i cittadini fuori dal palazzo che chiedono qualcosa di nuovo.
Forse è troppo presto per parlare, ma in Italia è già successo che qualcuno pensasse si utilizzare le bombe per indirizzare, per spostare l'asse della politica italiana...
Una ragazza morta, 7 sono quelle ferite. Muri anneriti dal fumo, vetri delle finestre infranti, le sirene, i libri e i quaderni delle studentesse sparsi per terra. E dalle istituzioni si sente ripetere solamente che l'eversione non deve prevalere.
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