26 maggio 2012

La nuova serie di Report

Forse anche la Gabanelli e i giornalisti di Report stanno valutando altre forme  e altri canali per fare informazione.
O forse no: in ogni caso domenica si inaugura su Rai 3 "Off the report", la serie di inchieste condotte da giovani video giornalisti, su alcuni temi di interesse.




Nella prima puntata:


"DIFENDERE VENEZIA"
Di Claudia Di Pasquale


Venezia e la sua laguna dal 1987 sono patrimonio dell'umanità Unesco per la sua bellezza. Ha soli 60mila abitanti ma ogni anno è la meta di ben 24 milioni di turisti.


Venezia va protetta dall'acqua alta e si sta costruendo una delle più grandi opere del mondo, il Mose. In più, grazie alla legge speciale per la salvaguardia di Venezia, lo Stato ha fatto arrivare nel capoluogo veneto ben 11 miliardi di euro.


Ma siamo riusciti davvero a difendere Venezia e la sua laguna? Dalle grandi navi che entrano nel bacino di San Marco alla mancanza di fondi per la manutenzione della città, l'inchiesta ripercorre le contraddizioni delle politiche e degli investimenti pubblici sulla laguna.




"PORTO FRANCO" 
Di Antonino Monteleone


L'Italia ha ottomila chilometri di coste, ma dispone di molti meno posti barca rispetto alla domanda. Un grosso gap italiano rispetto a paesi confinanti come Francia, Croazia, Albania che, secondo la Lega Navale Italiana "rappresenta il più pesante ostacolo alla diffusione del diporto nautico, perché scoraggia un gran numero di appassionati".


Nel 2002, il Governo, vuole colmare la lacuna attraverso la società "Sviluppo Italia". Nasce "Italia Navigando" con un progetto ambizioso: stimolare la creazione di iniziative portuali su tutto il territorio nazionale. Guadagni per il pubblico e per il privato. Ma cosa succede se ai privati viene dato troppo spazio e la parte pubblica invece di vigilare si distrae?


"ONDE SACRE"
Di Giuseppe Laganà


Le onde elettromagnetiche prodotte dalle antenne di Radio Vaticana interferiscono con oggetti di uso comune e sono viste come un pericolo dalla popolazione che abita vicino all'impianto.


L'anno scorso, si è chiuso il primo procedimento penale a carico di alcuni dirigenti dell'emittente. La Cassazione ha riconosciuto che i disturbi e le molestie sono stati perpetrati fino al 2000. Il reato però è prescritto. Nel 2003 si apre poi un nuovo procedimento penale, ancora in fase di indagine. Questa volta l'ipotesi di reato è omicidio colposo. Una perizia richiesta dal Tribunale di Roma suggerisce una "associazione importante e significativa" tra l'esposizione residenziale alle onde radio e i casi di decessi e malati. Ancora oggi i cittadini del XX Municipio continuano a portare in Procura cartelle cliniche di persone che si ammalano a ridosso dell'impianto. E lo Stato Italiano?


"ETERNIT"
Di Piero Riccardi


3 febbraio 2012, il tribunale di Torino conclude il processo Eternit contro i proprietari della fabbrica di Casale Monferrato: colpevoli sentenzia. Il più grande processo mai celebrato per morti sul lavoro e danni ambientali.


Ma la storia non è finita perché di quelle fibre di amianto che mischiate al cemento diventano Eternit, ce n'è in giro per l'Italia una quantità enorme. Una pericolosa quantità che richiede elevati costi di smaltimento, cosicché o non si smaltisce o si abbandona per strada.

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