10 maggio 2012

La rivoluzione delle tasse

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Articolo 53 della Costituzione

Nel suo ultimo saggio, "La rivoluzione delle tasse" Bruno Tinti si occupa di tasse ed evasione. Chi paga oggi le tasse? Quanto pesano sul sistema contributivo le varie categorie pensionati, dipendenti e autonomi?  Sappiamo che oggi il totale evaso è stimato in 150-160 miliardi di euro.
"Il gettito fiscale del 2010 (prima di eventuali controlli, insomma quanto dichiarato dai contribuenti) ammonta a 146.500.000.000 euro. Lo hanno dichiarato, complessivamente, 41.529.054 contribuenti.
Una prima triste considerazione: l'evasione fiscale si frega più o meno la stessa somma che lo stato percepisce dai cittadini a titolo di imposta. Se non ci fosse l'evasione, saremmo ricchi il doppio. Se non ci fosse l'evasione non ci servirebbero manovre finanziarie, contributi di solidarietà, Imu, patrimoniale, riduzione delle pensioni, dell'età pensionabile ecc. ecc. Saremmo un paese prospero e felice. Ma l'evasione c'è.
Come sono divisi i 41 milioni e mezzo di contribuenti?
20.870.919 sono lavoratori dipendenti.
15.292.361 sono pensionati.
Tutti insieme sono 36.163.280 contribuenti, pari all'88% del totale.
Vi rendete conto? I contribuenti italiani, quelli che mantengono lo Stato, sono, per quasi il 90%, lavoratori dipendenti e pensionati. E tutti gli altri? Quanti sono gli «altri»?
Sono 5.359.777, pari al 12 per cento.
Si può cominciare a riflettere.
Ma il bello viene adesso. Perchè quei 146 miliardi e mezzo sono pagati, per 89.500.000.000 di euro dai lavoratori dipendenti e, per 47.700.000.000 di euro, dai pensionati,. In totale queste due categorie (veramente un pò sfigate, bisogna ammetterlo) pagano 137.200.000.000di euro, pari al 93 per cento del gettito tributario. Gli «altri» versano 9.200.000.000 euro, pari al 7 per cento del gettito. C'è qualche dubbio sul fatto che strade, scuole, ospedali e, insomma tutto quello che lo Stato fornisce quotidianamente ai cittadini è pagato, per il 93 per cento da lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e pensionati e che gli «altri» vivono a sbafo?"

Andiamo ad analizzare adesso  le dichiarazioni medie annue (al lordo d’imposta) dei liberi professionisti.(fonte Ministero delle Finanze)  riprese nell'articolo "Le tasse, roba da pensionati" su  Il fatto quotidiano.

Professioni Redditi medi annui in €
Avvocati 49.100
Dentisti 45.100
Ingegneri 37.400
Architetti 26.300
Consulenti Fiscali 24.000
Albergatori 21.000
Psicologi 17.100
Ristoratori e bar 16.400
Gioiellieri e orologiai 15.800
Meccanici 15.400
Tassisti 13.600
Parrucchieri e barbieri 10.400

Capito perchè lo stato non incassa ogni anno da 120 a 160 miliardi di imposte? Perchè queste categorie di liberi professionisti votano:
"Cinque milioni e mezzo di voti (gli elettori appartenenti al popolo dell'Iva) significano la differenza tra vincere le elezioni o perderle. E sai che gliene importa dell'evasione fiscale a chi conta sul voto di questa gente!" (pagina 99)

Il nostro sistema tributario, ideato dal legislatore che ha cuore più il voto di queste categorie che il bilancio dello stato, è stato pensato per non funzionare.
Ecco perchè oggi, far pagare le tasse a tutti, proporzionalmente alla capacità contributiva (come indica l'articolo 53 della Costituzione), sarebbe una vera rivoluzione.

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