.. pensate se invece la mafia ci fosse davvero a Milano e in Lombardia? (come aveva detto il prefetto).
Consiglieri arrestati, la finanza dentro le sedi regionali (per cercare di seguire la pista dei soldi) al nord, mentre al sud un capoluogo viene sciolto per mafia.
Certo, la presunzione di innocenza dice che uno non è colpevole (o innocente) fino a sentenza definitiva.
Ma le carte delle indagini su mafia e ndrangheta testimoniano di contatti certi, tra politici regionali e i capi delle ndrine.
Certo, non ce l'hanno scritto in fronte, che sono mafiosi. Ma se tu politico, che ti candidi ad entrare nel consiglio regionale di una regione, non ti poni la domanda "ma chi è questa persona che mi trovo davanti? .. da dove vengono i soldi? ... in che modo mi procura i voti?", allora è meglio che ti trovi un altro mestiere.
Meno retribuito, lo sappiamo.
A proposito: il commento della Boccassini è vero, qui è in gioco la salute della democrazia (altro che grillini e populismo). Ma era già compromessa prima, quando le carte dell'operazione Infinito, con le cene,contatti, le frequentazioni dei capibastone regionali e i boss.
Era il 2010, e Annozero dedicava una puntata al tema "L'amico terrone".
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