Ora finalmente è ufficiale: con l'approvazione della bozza del disegno di legge sulla corruzione, e del ddl anti sprechi nelle regioni, viene sancita l'esistenza della corruzione nel paese.
Certo, l'anti corruzione copre solo una parte dei reati (non c'è l'autoriciclaggio, non sono aumentati i tempi di prescrizione, non viene ripristinato il reati falso in bilancio). Alcune parti sono state annacquate dal parlamento, dove il 10% delle persone ha problemi con la legge (e sa di cosa parla). Il traffico di influenze parte solo con una querela di parte, e sulla concus
Ma ora si cambia rotta.
Basta coi Fiorito. Basta con le Minetti. Forse. Ma chi li ha candidati i Fiorito e le Minetti?
Si è dovuto aspettare un anno di lavoro del governo tecnico e cinque anni di parlamento dal libro di Stella e Rizzo, affinchè il tema della casta e della corruzione trovassero degna attenzione dal Parlamento. I vitalizi, i monogruppo, il tetto allo stipendio, il controllo della Corte dei Conti
Ma ora rimane il resto.
Le banche, i concessionari (autostrade, slot machine, frequenze tv), la lotta all'evasione, al lavoro nero, alla sanità privata ingrassata coi soldi pubblici. Le Authority, le aziende di Stato i cui vertici sono nominati in modo opaco dalla politica: da Finmeccanica alla Rai, alla ex Alitalia, l'incandidabilità dei condannati
Anche qui, dopo anni di denunce, è ora di fare qualcosa. Non vorremmo mica fermarci a batman?
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