La Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo, e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana [articolo 32 della Costitizione]
Non avendo ancora abrogato questo articolo (magari con la scusa che ostacola la libera impresa e i mercati), dobbiamo ritenere che sia ancora valido.
E che debba essere rispettato: dai cittadini, dalle istituzioni (e anche dai signori prefetti) e dai magistrati.
Vale a Taranto e anche a l'Aquila: due città che ieri sono diventate il simbolo, per motivi diversi, del non rispetto di questo principio.
Partiamo da l'Aquila: la commissione grandi rischi è stata condannata in primo grado, per aver sottovalutao i rischi del terremoto, che ha causato 300 morti e migliaia di feriti.
I componenti della commissione si sono difesi dicendo che un terremoto non si può prevedere. Vero.
Non si può prevedere né che ci sia, né escluderlo: anche Bertolaso aveva parlato di "operazione mediatica", quella del 31 marzo 2009, che aveva mandato a letto gli aquilani, tranquillizzandoli.
D'ora in avanti, chi siede in posti che richiedono alta responsabilità e scelte difficili, non si potrà più permettere il lusso di fare riunioni mediatiche.
In Italia, almeno in primo grado, un giudice de l'Aquila, ha stabilito che per quel terremoto, esiste un assunzione di responsabilità.
E poi Taranto.
Il documento dell'istituto superiore di sanità che parla dell'incidenza tumori a causa delle emissioni dell'Ilva.
E l'Ilva risponde dicendo che sono dati vecchi di 20 anni.
Possibile che in Italia non si riesca a stabilire un dato certo su inquinamento, morti, malattie?
Anche qui, pare che non esistano responsabili.
Ma l'articolo 32 della Costituzione vale anche a Taranto e bene hanno fatto i magistrati ad applicare la legge e chiedere all'Ilva del signor Rossi di mettere a norma gli impianti.
E chi risponde dicendo che così perdiamo l'industria dell'acciaio, che si sposterà su paesi con meno scrupoli dell'Italia in quanto alla salute, va risposto dicendo che è compito della politica fare leggi e stringere accordi internazionali, affinchè le norme che vanno bene in Italia, vadano bene anche in Europa e nel mondo.
Quando Monti (e Berlusconi e Prodi prima) vanno in Cina a vendere il nostro debito, potrebbero anche chiedere al paese comunista (l'eden di tutti i neoliberisti nel mondo) qualche legge in più per rispettare la salute e l'ambiente.
A proposito, che ne pensano i candidati alle primarie a sinistra, di quanto sta succedendo a Taranto? Leggo che Riva ha finanziato il partito di Bersani, con 98000 euro. Un commento a proposito?
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