12 settembre 2014

Morire per Daniza




Voi che non avete detto niente sui Cie, sui lager di stato, sulle prigioni dove vengono stipati i relitti del paese, in celle strette funzionali solo alle periodiche amnistie per liberare i ladri coi colletti bianchi.
Voi che non vi angosciate per le morti nel Mediterraneo, nelle prigioni di Gheddafi.
Voi che non avete battuto ciglio per le morti bianche: le vittime dell'amianto a Casale, del rogo della Thyssen, per i pochi controlli e la mancata manutenzione(per dare mano libera alle imprese).
Voi che avete preferito girare la testa dall'altra parte per non guardare le morti delle mafie che hanno insaguinato il sud del paese nelle varie guerre di potere.
Voi che sui casi Cucchi, Aldrovandi, Uva (e anche Bifolco), avete scelto di stare dalla parte delle divise senza approfondire nulla.

Ecco, statevene zitti anche oggi.

Cambia il verso, infuria la bufera

Per il momento, più che cambiamento di verso, sembra la solita occupazione di poltrone, pure in modo sfacciato.
Il CSM (che giudicherà le toghe, che dovrebbero occuparsi dei politici). La Rai (che dovrebbe fare informazione in modo indipendente). Le aziende pubbliche (c'erano manager coinvolti in storie di tangenti, ci sono ancora manager coinvolti in storie di tangenti).

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