Dove paga le tasse Amazon (e che fine
ha fatto la web tax), il sistema Molise (e i fondi a pioggia della
regione al nuovo governatore), i rapporti tra Shale gas e il
terremoto in Emilia, il lusso del made in Italy, il Coni dei
conflitti di interesse, mafia capitale: come sono andate a finire
queste inchieste di Report?
Circa un'ora prima il presidente del consiglio più amato dagli italiani era in televisione ha mostrare il suo “racconto”, la sua visione dell'Italia che ce la può fare, se lascia da parte i soliti pessimismi, se crede in se stessa.
Circa un'ora prima il presidente del consiglio più amato dagli italiani era in televisione ha mostrare il suo “racconto”, la sua visione dell'Italia che ce la può fare, se lascia da parte i soliti pessimismi, se crede in se stessa.
La corruzione, le inchieste su Expo,
mafia capitale, Mose e via discorrendo? Chi sbaglia paga, non è unbuon motivo per rinunciare alle Olimpiadi.
È da gufi pensare che siccome abbiamo
rubato fino ad oggi, continueremo a rubare...
Il punto è che si continua a rubare
perché nell'attuale classe dirigente non c'è stato sufficiente
ricambio: se si esclude il M5S, i giovani belli e arroganti che sono
entrati sembrano più vecchi dei rottamati.
Si ruba perché non ci sono regole
severe contro la corruzione, l'evasione, il voto di scambio. Perché
i finanziamenti ai partiti e ai politici non sono trasparenti. Perché
non ci sono (e non ci saranno mai con certi personaggi a fare le
riforme) leggi serie sul conflitto di interesse.
Diamo la colpa dei mancati investimenti all'articolo 18, ai sindacati, alle ferie dei magistrati fannulloni.
Diamo la colpa dei mancati investimenti all'articolo 18, ai sindacati, alle ferie dei magistrati fannulloni.
Dimenticandoci che il sistema penale è
civile è ferraginoso grazie al politico che ha approvato quelle
norme ed è restio a modificarle. Che fine han fatto le promesse di
una vera legge contro l'autoriciclaggio, l'allungamento della
prescrizione, il falso in bilancio?
Te piace 'o presepe, diceva De Filippo
in una celebre commedia: noi, a noi il presepe renziano non piace
affatto e ne temiamo le conseguenze per i suoi legami con le lobby
che lo sostengono. Temiamo il Ttip, temiamo le trivellazioni facili
che allontanano gli investimenti nelle energie rinnovabili, temiamo
il cemento sulle coste che darà l'ultimo colpo al nostro turismo.
Temiamo il dilettantismo con cui si affrontano i casi di Termini
imerese e gli altri tavoli per le crisi indistriali.
Temiamo l'assenza (voluta) di una
chiara visione di politica industriale, energetica. Come si creano
posti di lavoro in quest'Italia sfiduciata da crisi e disoccupazione?
Renzi il buono si fida delle brave imprese che ora non hanno alibi.
Le imprese come Amazon, magari, che pagano le tasse dove fa comodo
(come anche altri bravi capitani del made in Italy) a loro. Ma su
questo ora ci penserà Junker a vigilare su se stesso. E poi Junker
ha promesse 300 miliardi (che poi sono meno ma sui giornali fa
scena).
Per costruire scuole, per la banda
larga, dice il presidente delle promesse.
Certo, se poi finiscono in mano a
governatori come Iorio in Molise .. Uno che, dopo il terremoto del
2002, in emergenza e senza trasparenza, ha finanziato amici e amiche.
Pure il suo attuale avversario, l'ex
Forza Italia poi passato al PD , Frattura.
“Buongiorno ai mugugnatori, ma noi il paese lo cambiamo lo stesso”. Ce ne siamo accorti, Matteo. Ogni giorni, quando mi rendo conto delle tasse locali e regionali in aumento. Quando vedo l'indignazione ad ogni scandalo cui non fa seguito alcuna seria riforma.
E siamo anche stanchi di vedere Report
e indignarci.
Va di lusso di Sabrina Giannini: qui il
pdf
con la trascrizione della puntata
Borse da 700-800 euro che vengono pagate all'artigiano che le assembla nemmeno 30 euro. Dietro il mondo del lusso di Gucci, un marchio oggi in mano francesi, sembra esserci qualcosa che non va, nonostante l'azienda sbandieri la sua coscienza sociale e il rispetto di chi lavora i suoi capi.
Borse da 700-800 euro che vengono pagate all'artigiano che le assembla nemmeno 30 euro. Dietro il mondo del lusso di Gucci, un marchio oggi in mano francesi, sembra esserci qualcosa che non va, nonostante l'azienda sbandieri la sua coscienza sociale e il rispetto di chi lavora i suoi capi.
Artigiani costretti a produrre al
ribasso e che, per stare nei costi, devono assumere manodopera cinese
che lavora a cottimo e in nero. Il servizio della giornalista ha
ripreso tutto, anche i controlli degli auditor di Gucci che
sembravano essere a conoscenza della reale situazione.
MILENA GABANELLI IN STUDIOBene, se si considera che un operaio cinese lavora 150 ore in più rispetto a quelle segnate non è difficile intuire l’evasione che genera questo sistema. E non è certamente colpa dei cinesi, ma di chi può tenersi in tasca quel guadagno. Un sistema che un artigiano coraggioso ha voluto smascherare autodenunciandosi, sperando così nei controlli… in maggiori e più accurati controlli che potrebbero forse evitare che un intero settore, quello manifatturiero, rischi di fallire. Ne guadagnerebbero anche i cinesi, e le certificazioni continuerebbero ad avere un valore, invece di sembrare una farsa.
Il pacco, di Giovanna Boursier: qui il
pdf
con la puntata
Amazon dichiara che in Italia non c'è alcuna attività produttiva ma si svolgono solo servizi: eppure in Italia Amazon continua ad assumere dipendenti (sotto Amazon Italia) in depositi dove ricevono gli ordini e impacchettano i libri prima di spedirli.
Amazon dichiara che in Italia non c'è alcuna attività produttiva ma si svolgono solo servizi: eppure in Italia Amazon continua ad assumere dipendenti (sotto Amazon Italia) in depositi dove ricevono gli ordini e impacchettano i libri prima di spedirli.
Eppure Amazon paga le tasse al 4% in
Lussemburgo (caro presidente Junker, non è un aiuto di stato?)
sostenendo che in Italia non c'è attività produttiva. C'è
un'inchiesta in corso della Finanza e c'è anche un'indagine a
livello europeo. Amazon non comunica quanto guadagna dal mercato
italiano: si stima almeno 1,4 miliardi. Che dovrebbero essere tassati
in Italia: se ci fosse stata la web tax.
Boursier ha intervistati il pres. della
commissione bilancio Boccia, che ha raccontato il retroscena che ha
portato alla bocciatura della sua proposta
MATTEO RENZI – PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – 17/12/2013Chiediamo alla maggioranza parlamentare di eliminare ogni riferimento alla web tax, e di porre il tema, dopo una discussione seria, approfondita e sistematica, nel semestre europeo. Questi temi li affrontiamo a livello europeo. Affrontarli a livello italiano non serve, è più dannoso che inutile.FRANCESCO BOCCIA – PRESIDENTE COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERAE quella proposta di legge fu firmata da Madia e Boschi tra i ministri di oggi, potrei continuare… ci sono stati…GIOVANNA BOURSIERE poi dopo hanno capito che non andava bene?FRANCESCO BOCCIA – PRESIDENTE COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERAEh, capito è un’affermazione forte. Lei è ottimista nelle sue ricostruzioni.GIOVANNA BOURSIERChi l’ha chiamata per dirle quel che stai facendo non va bene?FRANCESCO BOCCIA – PRESIDENTE COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERANon è un mistero che non solo l’ambasciata americana, ma anche la Camera di Commercio italo americana auspicava che il Parlamento non se ne occupasse. Io deputato della Repubblica Italiana, ritrovarmi la Camera di commercio italo americana che mi dice che non devo permettermi di fare una legge, capisce in che condizione siamo.GIOVANNA BOURSIERSenta ma anche il nostro Presidente del Consiglio è condizionato dalle lobby secondo lei? No, perché…?FRANCESCO BOCCIA – PRESIDENTE COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERASu questa cosa è evidente la scelta di Renzi. La scelta di Renzi e la scelta di tutto quel mondo italiano che dice Google, Amazon, E-bay sono l’innovazione e noi non possiamo frenare l’innovazione. Peccato che loro innovando portano via risorse e non pagano tasse.
Sarebbe
stata una domanda interessante da fare a Renzi: come mai ha bocciato
questa legge e non ha fatto niente a livello europeo? Come mai, in
attesa che l'Ocse faccia le sue scelte, noi non seguiamo l'esempio
inglese, dove la web tax l'hanno messa?
MILENA GABANELLI IN STUDIOBene, mentre l’Ocse discute, anche l’Europa discute. Però qualcosa è cambiato, dal 1 gennaio chi vende on line deve l’iva nel paese dove il prodotto viene consegnato e non dove viene registrata la vendita. Ma le tasse sugli utili..quando un paese come il Lussemburgo fa pagare dal 2 al 4% mentre nel resto d’Europa ballano ben altre cifre, questo non è aiuto di Stato? Proprio su questo sta indagando la commissione europea, ma a decidere è il presidente, che adesso è il lussemburghese Junker. Chissà come deciderà. Intanto però cosa ci impedisce di fare come ha fatto l’Inghilterra, o come abbiamo fatto l’anno scorso con Ryanair: a fine 2012 l’allora ministro Passera è riuscito ad imporre una norma per cui la compagnia che è irlandese però per gli utili che fa in Italia paga le tasse qui. Sarà perché lui di compagnie aeree se ne intendeva, comunque quest’anno Ryanair ha versato nelle tasche del nostro erario 33 milioni di euro. Sai quanti insegnanti di servizio tieni in servizio invece di mandarli a casa. Questo vuol dire che, volendo si può.
Frattura molisana di Bernado Iovene:
qui il pdf
con la puntata
Una storia di finanziamenti a pioggia, senza
trasparenza, di informazione di parte, di conflitti di interesse, di
politici che cambiano casacche e .. di corna.
Si parla dei 225000 euro che Iorio ha concesso all'architetto Frattura, quando erano colleghi in Forza Italia, per costruire una centrale a biogas che non si è fatta. Ora Frattura dovrebbe restituire i soldi a se stesso.
Si parla dei 225000 euro che Iorio ha concesso all'architetto Frattura, quando erano colleghi in Forza Italia, per costruire una centrale a biogas che non si è fatta. Ora Frattura dovrebbe restituire i soldi a se stesso.
Una storia che vede di mezzo anche un
pezzo dell'informazione locale (Telemolise TV) in mano ad una
direttrice sposata con un senatore di FI che ha sempre appoggiato la
politica di Iorio (ricevendone finanziamenti): un'inchiesta della
magistratura ha cercato di capire se abbia o meno minacciato Iorio,
per ricevere finanziamenti.
Stesso discorso per il giornale
Gazzetta del Molise, che ha dedicato molte delle sue prime pagine
all'allora consigliere di opposizione Romano.
L'inchiesta sul sistema Iorio è
partita dalla Questura di Campobasso, dove lavorava la sorella
dell'attuale governatore Frattura.
Inchiesta che il pm Papa allarga al
Questore e che esce sui giornali: ne parla il corriere della sera,
che subisce pure una perquisizione degli uffici. Risultato: Papa è
stato rimosso e mandato in un altra procura. Il nuovo pm archivia il
caso, ma sui giornali escono le intercettazioni tra la direttrice di
Telemolise e il pm Papa.
Una faccenda che è arrivata fino al
CSM.
Ma che fine han fatto quei 225 mila
euro? Veramente Frattura aveva intenzione di costruire una centrale,
pur non avendo avuto l'ok dal comune di Termini?
Nel frattempo, bello scoprire come
anche a livello locale si scoprano le larghe intese:
BERNARDO IOVENE FUORI CAMPOIl presidente Frattura è passato da Forza Italia al PD, ma la sua giunta è sostenuta da una lista collegata all’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello, il re della sanità privata in Molise; con la sua Neuromed batte cassa alla Regione sulle erogazioni delle prestazioni sanitarie. Patriciello nei ricorsi contro la Regione è rappresentato dall’Avvocato Di Pardo che è anche l’avvocato di Frattura che ha egli stesso contenziosi con la Regione. E, paradosso, Di pardo che è controparte della Regione, siede, come si vede in questo filmato, al tavolo della Sanità regionale con i commissari nominati dal Governo.
O sole mio di Riccardo Pozzan: qui il
pdf
con la puntata
Tutto il mondo si muove verso le
energie rinnovabili, anche le banche d'investimento, mentre noi dopo
aver finanziato tanto e male il fotovoltaico e l'eolico, andremo in
direzione contraria.
Con lo sblocca Italia trivelleremo le coste per trovare quel poco di gas che nemmeno risolverà i nostri problemi, non creeremo posti di lavoro e andremo a distruggere un settore industriale, quello del fotovoltaico, dove eravamo all'avanguardia.
Non solo, l'inchiesta di Pozzan ha parlato anche delle correlazioni tra le iniezioni di liquidi per il fracking e i terremoti (come quello in Emilia): uno studio finanziato dall'Eni esclude un legame tra fracking e terremoti, eppure il presidente della società geologica è stato molto più cauto
Con lo sblocca Italia trivelleremo le coste per trovare quel poco di gas che nemmeno risolverà i nostri problemi, non creeremo posti di lavoro e andremo a distruggere un settore industriale, quello del fotovoltaico, dove eravamo all'avanguardia.
Non solo, l'inchiesta di Pozzan ha parlato anche delle correlazioni tra le iniezioni di liquidi per il fracking e i terremoti (come quello in Emilia): uno studio finanziato dall'Eni esclude un legame tra fracking e terremoti, eppure il presidente della società geologica è stato molto più cauto
CARLO DOGLIONI – PRESIDENTE SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANANoi ci rendiamo conto che c’è una sismicità indotta quando vengono fatte reiniezioni. L’Italia è una zona sismica a prescindere e quindi è importante che in Italia intanto si sia consapevoli che c’è una pericolosità e di conseguenza un rischio sismico molto alti. Noi abbiamo espresso, almeno anche io personalmente, delle perplessità sulle ipotesi che Cavone potesse aver generato, perché tutte le indicazioni geologiche non erano in nessun modo indicative di una possibile correlazione.
Lo shale gas non
crea posti di lavoro, farà più danni che altro eppure è la strada
che abbiamo scelto. Che ha scelto la nostra classe politica che a
questo punto è lecito chiedersi di chi difende gli interessi.
Visto che le norme
per costruire un impianto fotovoltaico a casa rimangono lunghe e
costose.
In Inghilterra hai
tutte le approvazioni in poche settimane, in Italia devi aspettare 8
mesi.
Il gas e il carbone inquinano non solo
per l'estrazione, ma anche per il loro consumo: hanno un costo
occulto in termini di inquinamento ambientale che non consideriamo
mai. Dovremmo alzare il prezzo del petrolio per contemplare al suo
interno le spese per il consumo.
Anziché più trivelle per pochi,
servirebbero più pannelli per tutti.
Eppure..
ROBERTO POZZAN FUORI CAMPOPer HSBC, nella sfida futura le centrali tradizionali ne usciranno perdenti mentre i vincitori saranno le compagnie che fabbricano batterie per l’accumulo, e i produttori di energia solare e eolica. La banca ci ricorda anche che il nostro sud è piazzato molto bene nella classifica delle giornate di sole. Eravamo un paese leader nelle rinnovabili, ma oggi stiamo facendo leggi che le affossano.ROBERTO POZZANCome stanno andando gli investimenti nel fotovoltaico e nell’eolico in Italia?EUGENIO TRANCHINO – STUDIO LEGALE WATSON FARLEY & WILLIAMSNon stanno andando molto bene in quanto la normativa di riferimento sta penalizzando particolarmente il settore.
Ecco un'altra domanda che sarebbe bello che qualcuno avesse fatto a Renzi. Come mai abbiamo sposato le trivelle?
Le mire del presidente di Stefania
Rimini: qui il pdf
con la puntata
Quanti conflitti di interesse nel
settore sportivo: c'è un senatore della repubblica che è anche
presidente della federazione del tiro al piattello e che produce
proprio quei piattelli.
Il giorno della votazione del jobs act
era a Monaco per le votazioni a livello europeo.
Quando la giornalista di Report gli ha
chiesto al telefono se non ci fosse conflitto di intesse, si è pure
arrabbiato.
AL TELEFONO LUCIANO ROSSI PRESIDENTE FITAVComunque per me è conclusa qui questa cosa perché veramente è mortificante quello che lei sta facendo, arrivederci.STEFANIA RIMINILei crede che qualche campo possa essere influenzato nella scelta del fornitore dal fatto che lei anche ha interessi nella principale… Ma guarda m’ha sbattuto giù il telefono.MILENA GABANELLI IN STUDIOPoi ci ha scritto per dire che era caduta la linea, e ha precisato che in federazione lui non influenza nessuno e in azienda non decide niente. Visto che è il presidente però potrà sicuramente trovare il modo per dare spazio per incrementare la concorrenza che fa bene a tutti. Poi se vuole rinunciare a qualche incarico, magari trova anche il tempo per andare a votare più spesso in Parlamento.
Cara accoglienza di Giorgio Mottola:
qui il pdf
con la puntata
Un capitolo dell'inchiesta su Mafia
capitale, sugli appalti gestiti dalla prefettura per l'accoglienza
dei migranti e su un giudice che è anche proprietaria di una società
che prende appalti dalla prefettura.
Succede a Roma: la commessa per il Cara
di Castelnuovo di Porto non viene assegnatata Buzzi. Un viceprefetto,
cui si rivolge, scopre da una visura, che un giudice del TAR del
Lazio possiede col marito la Proeti SRL. Che lavorava all’interno
del Cara di Castelnuovo di Porto come ditta di manutenzione.
Insomma una situazione “poco
cristallina” e che rovina un po' l'immagine del paese, toccando da
vicino le istituzioni, più dei mugugnatori e dei gufi.
MILENA GABANELLI IN STUDIOC’è da andare un po’ in confusione, allora proviamo a mettere dei confini: se da una parte gli appalti pubblici vengono assegnati a dei soggetti come Buzzi perché pagava tutti, dall’altra è opportuno che chi presiede la sezione del tribunale amministrativo chiamata a giudicare la regolarità degli appalti pubblici sia a sua volta proprietaria di una società insieme al marito che gli appalti li prende dalla prefettura? E’ opportuno? Noi pensiamo di no. E la prefettura che in questo momento è chiamata a vigilare nei cassetti pubblici romani, se possiamo permetterci un umilissimo suggerimento, vigili molto anche dentro ai suoi di cassetti.
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