Il metodo REC, quello dellemini-inchieste su singoli temi, funziona se i giornalisti sono bravi
nel sintetizzare la storia in un mini servizio. Altrimenti il rischio
per lo spettatore è il perdersi dietro le notizie senza capire il
filo del discorso: questa seconda puntata secondo me è risultata
meno efficace della prima, i servizi mi sono sembrati troppo
dispersivi e non è sempre stato facile per me seguirli.
Vero o falso, di Claudia di
Pasquale: dal finto (o non vero) crocifisso di Michelangelo
pagato 3 ml di euro ai quadri (veri? Falsi?) di Bacon di un
collezionista privato, passando per i trafficanti di reperti che in
Italia rischiano poco.
Nel mondo il business delle opere
d'arte vale 64 miliardi di dollari l'anno, ma il 50% delle opere
sarebbe falso: siamo nelle mani dei critici che spesso danno pareri
contrapposti, e va tutto bene.
Aggiungiamo anche che molte delle opere
(vero o false) sono in mano nelle fondazioni bancarie: se fossero
dichiarate false che fine farebbero i conti delle fondazioni?
Ma siamo sicuri? L'inchiesta sulla
vigilanza privata – Federico Ruffo
Sulle tracce del “sistema Basile”:
il gruppo che si occupa di vigilanza privata in Italia e che prende
appalti nel pubblico.
Il mercato in Italia vale 2 miliardi e
il gruppo KSM ne prende da solo 400 ml di euro: in che modo?
Vantando buone conoscenze politiche coi
partiti di centro destra in Sicilia, ma anche con Beppe Lumia (PD).
La KSM porta in dote ai candidati politici (come Finazzo, eletto in
consiglio comunale a Palermo) pacchetti di voti dei propri dipendenti
(800 solo in Sicilia) e dei familiari.
La vicinanza con la politica permette
un occhio di riguardo negli appalti?
Alcuni – dice un testimone anonimo al
giornalista – sarebbero cuciti addosso a loro.
Altri sono vinti grazie al massimo
ribasso, per far fuori la concorrenza.
All'aeroporto di Palermo dietro alcuni
appalti c'era un sistema di mazzette scoperto dalla magistratura e
che ha portato all'arresto di Helg e a far emergere i contatti con
Basile.
Le storie di controllati e controllori,
dirigenti stipendiati dalla KSM e dalla Gesap (l'ente di gestione
dell'aeroporto di Palermo).
C'è la storia di un dirigente
dell'Ivri finito nell'inchiesta sulla strage di Paolo Borsellino.
Perché Gaetano Scotto ha chiamato
Paradisi quel 19 luglio a Castel Utveggio?
In che mani siamo?
Sul controllo dei parchimetri a Roma è in corso una guerra, nata a seguito del passaggio da Parkeon a Sigma,
per la loro gestione.
Qualcuno li sta sabotando o li ha
sabotati? Atac oggi è al buio: l'amministratore ha raccontato al
giornalista che sono state tolte le Sim e che oggi non possono
comunicare al server. Così Atac sa quanto incassa solo perché
manualmente controllano le macchine.
Difficile però avere la certezza che
non manchi nulla.
Dal 2016, si è passati da Sigma alla
Security Park: titolare è Piero Tomassi, un operaio che ha fatto
strada. A lui sono affidate la sicurezza delle casse forti delle
biglietterie dei comuni d'Italia.
Nel 1999 un commando entrò nel caveau
della banda nel palazzo di Giustizia: un furto di documenti
importanti, non solo soldi. Il commando guidato da Carminati: Piero
Tomassi, non era presente al furto, ma è stato condannato.
Tomassi è così competente nel settore
delle cassette di sicurezza da aver appalti anche col gruppo Guidi,
per la Ducati Energia.
Ma noi come cittadini siamo sicuri?
Fate i nomi – l'invito del
giornalista Giulio Valesini ai responsabili delle società che ha
intervistato.
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