In occasione dei 36 anni dalla strage di Ustica (o incidente, o abbattimento fate voi) il presidente della Repubblica Mattarella ha risposto con queste parole alla lettera di Daria BonfiettiE' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Lucio Dalla - Com'è Profondo Il Mare
"E' una domanda di giustizia quella che le famiglie rappresentano. A questa domanda devono corrispondere, con serieta' e dedizione, le istituzioni nazionali e quelle estere chiamate a collaborare, perche' le nostre democrazie si fondano su valori e diritti che non possono sottrarsi al criterio della verità".
Per chi non lo sapesse Daria è il presidente dell'associazione delle vittime della strage (o abbattimento, o incidente..): una delle poche persone che in tutti questi anni ha lottato, a volte urlando contro il muro di gomma, per avere giustizia per le 81 vittime disperse nella fossa del Tirreno quella notte del 27 giugno 1980. La notte della guerra nei cieli del Tirreno.
In quella fossa non solo sono precipitati i resti del I-Tigi, ma anche la nostra dignità, il senso dello Stato dei nostri vertici militari (che han preferito non ricordare, passando per smemorati) e le coperture politiche.
Degli stessi politici che ogni anno ripetono le solite frasi di circostanza su Ustica oppure si dedicano al teatrino, tirando fuori piste inedite per la verità.
Ecco, sono passati 36 anni e siamo diventati tutti adulti: potremmo meritarci anche qualcosa di più.
Magari qualche segreto di Stato di meno.
Certo Chi comanda Non è disposto a fare distinzioni poetiche Il pensiero come l'oceano Non lo puoi bloccare Non lo puoi recintare Così stanno bruciando il mare Così stanno uccidendo il mare Così stanno umiliando il mare Così stanno piegando il mare
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