30 aprile 2020

Il lavoro nascosto

I lavoratori delle cooperative che lavorano per bonificare gli uffici.
I dipendenti dei supermercati (non solo quelli alle casse).
I lavoratori nel settore ortofrutticolo (di cui ci ricordiamo solo nel momento della raccolta).
Il personale delle forze dell'ordine.
Gli autisti dei mezzi pubblici.
Il personale sanitario, medici e infermieri.
Il personale del pronto soccorso.
I rider che consegnano il cibo a casa.
I lavoratori della logistica.

Sono questi i primi lavori che mi vengono in mente tra quelli che oggi, in emergenza coronavirus, abbiamo imparato ad apprezzare.
Alcuni li consideriamo eroi.
Eppure sono persone con un lavoro spesso tra i peggio pagati, con contratti infami, costretti a lavorare sabati e domeniche.
Su di loro oggi si poggia buona parte del peso di questa situazione: sono le persone che ci consentono di fare la spesa o che ce la portano a domicilio.
Quelli che sanificano gli ambienti.
Quelli che raccolgono frutta e verdura dai campi. Spesso in nero e spesso pagati una miseria. E che oggi vorremmo reclutare tra chi prende il reddito di cittadinanza, considerato un lusso.

A loro dobbiamo quel minimo di normalità nella nostra vita, in questo momento.
Mentre abbiamo personaggi, ben più pagati, che occupano la Camera (così almeno mi notano), che vanno davanti le chiese a recitare il Vangelo, a dare consigli non richiesti su come affrontare la fase 2 (tanto, se non stai al governo, chi ti chiederà di rendere conto).
Quelli che ti dicono che dobbiamo riaprire per non morir di fame. Come se non sapessimo che già prima di questa crisi c'era una parte degli italiani che la fame no, ma la povertà l'ha toccata davvero.
E del doman non c'è certezza.

Ecco, quando ne usciremo fuori, non vorrei tornare al mondo come era prima: vorrei un mondo un pochino più giusto, con meno differenze sociali tra i primi e gli ultimi.
Quelli che fanno i lavori nascosti.

2 commenti:

blogredire ha detto...

Tutto giustissimo quello che dici

Quanto a"Non vorrei tornare al mondo come era prima: vorrei un mondo un pochino più giusto, con meno differenze sociali tra i primi e gli ultimi."

Magari ma ho i miei dubbi,penso sarà uguale o peggio...

alduccio ha detto...

Purtroppo lo penso anch'io