Come stanno gestendo il rientro in
azienda alla Ferrari? Lo racconta Michele Buono nell'anteprima della
puntata di Report.
Back on track di Michele Buono
In Ferrari stanno
lavorando al progetto back on track, per far ripartire in sicurezza
l'azienda, preservando il valore umano ovvero i dipendenti stessi.
Il piano per
lavorare in sicurezza si affina giorno per giorno, dall'ingresso in
azienda col tappetino che disinfetta le suole delle scarpe, percorsi
ben definiti, scansione della temperatura, maschere e e guanti
ritirati ogni mattina.
Chi ha la
temperatura alta viene bloccato, dovrà contattare il medico oppure
verrà supportato dal medico aziendale.
Fuori da ogni area
punti di sanificazione, per garantire massimi standard in ogni
locale, dentro cui si rimisura la febbre e si fanno domande sullo
stato di salute, per fare capire se ci sono i sintomi.
Il lavoratore può
farsi controllare dal medico e l'azienda fornisce ai dipendenti anche
locali per la quarantena, con tanto di dispositivi per controllarsi
la salute.
Hanno pure 30
bombole di ossigeno per i casi gravi.
Il progetto a cui
stanno lavorando da fine gennaio coinvolge anche i dipendenti e i
fornitori: da fine gennaio hanno fatto incetta di dispositivi,
comprati a prezzo di mercato.
Distanze di
sicurezza anche in mensa, nelle postazioni delle linee di lavoro dove
tutto è pronto: qui non hanno improvvisato niente, hanno curato per
tempo tutti i dettagli.
Non solo, in
Ferrari sono bravi anche nel cambiare le linee di produzione per
adattarsi alle esigenze: sono stati reattivi per realizzare
mascherine anziché prototipi.
Nulla è lasciato
al caso, per tutelare l'azienda e la collettività: in Ferrari il
premio di competitività raggiunge anche 12mila euro in un anno, qui
ci tengono al lavoratore, ai suoi timori.
Dio patria e famiglia di Giorgio
Mottola
Per molti il virus
è solo una punizione divina: contro il papa, contro il suo papato.
IL papa che parla
dei poveri, dell'ambiente, degli ultimi: gli estremisti cattolici,
che si riuniscono attorno ad alcuni siti come Lifesitenews, ritengono
che il virus è una punizione del signore.
Un pontefice che
fa idolatria, perché ha fatto entrare in Vaticano i simboli degli
indios arrivati a Roma per il sinodo: queste accuse contro Bergoglio
nascono da ambienti del Vaticano, raccolti poi dal consigliere di
Trump Drillinger.
Accuse nate dalle
parole di Bergoglio su omosessuali che hanno scatenato la furia degli
ultras cattolici: altro che vendetta della natura, il covid è la
vendetta di Dio.
Altro che
pipistrelli e wet market: sono parole anche del cardinale Burke,
parole raccolte poi da politici italiani e anche d'oltreoceano.
Oltre a Burke,
contro Bergoglio si è espresso anche monsignor Viganò, ex nunzio
apostolico in America: Burke però è colui che più apertamente ha
criticato il papa, che aveva commissariato il suo ordine, i cavalieri
di Malta, che si comportava come uno stato indipendente, dialogando
con altre nazioni.
Burke è stato
anche presidente dell'associazione di Bannon (fondatore di Cambridge
Analytica) che voleva creare qui in Italia la scuola di formazione
per sovranisti alla Certosa di Trisulti.
Mottola è tornato poi sulla vicenda
della Certosa di Trisulti, che lo Stato aveva dato in concessione ad
una fondazione legata a Bannon, che qui voleva realizzare la sua
scuola di formazione per i partiti sovranisti in Europa.
Lo scorso giugno
il governo aveva detto che avrebbe bloccato la concessione per alcune
irregolarità nel bando: ma Dignitatis Humanae e Benjamin Harnwell
sono ancora nella Certosa, anche se a corto di sigari.
Harnwell continua
a portare avanti le sue idee contro Bergoglio, “dice cose non
cristiane, può darsi per malizia, perché nemico della chiesa”.
E' la posizione
politica di Steve Bannon: nella sua battaglia contro questo papato ha
trovato sponda con esponenti delle gerarchie vaticane, come Burke.
Il cardinale ha
chiamato i fedeli alla resistenza, contro le confusioni nella chiesa,
combattere per difendere la chiesa: altro che migranti, difesa della
natura.
Burke si è spesso
trovato sulla stessa linea politica di Salvini, quando quest'ultimo
era ministro: Burke è anche presidente della fondazione Sciacca,
dentro cui si trovano capi dei servizi segreti (come il capo del
DIS), magistrati, generali dell'esercito e banchieri, gente che conta
in Italia.
Presidente del
comitato scientifico della fondazione Sciacca è l'ex ministro
Salvini, che come divorziato non è proprio un esempio di buon
cristiano (secondo i canoni degli estremisti cattolici).
Esiste una
intercettazione della DIA in cui è finito dentro Burke (non
indagato) in cui gli viene chiesta una spintarella per un
sottosegretario del passato governo e per il figlio. Arata junior
sarebbe considerato il tramite con Steve Bannon (in Italia è stato
accolto in Italia dal figlio di Paolo Arata), avendolo accolto al suo
arrivo in Italia.
Vero o no,
Federico Arata viene assunto a Palazzo Chigi e Armando Siri (altra
persona dentro queste intercettazioni) entra come sottosegretario.
Arata e Siri sono
indagati in una inchiesta per corruzione: Arata junior accoglie
Bannon come se fosse lui il leader del partito di governo, si
presenta come fosse lo spin doctor della Lega, prepara il viaggio di
Giorgetti e Salvini in America (poi non fatto).
Da Arata si passa
a Ted Mallock, altro uomo legato all'estremismo cattolico, da cui
sono partiti diversi attacchi al papa per la sua idea di chiudere le
chiese per la pandemia.
Dall'inizio della quarantena le porte
delle chiese sono chiuse e le messe sospese: anche le suore oggi
pregano in pubblico, ma a distanza di un metro, per rispettare le
norme sul distanziamento.
Tutti i giorni, racconta il
giornalista, le suore del Sacro Cuore di Gesù, pregano su una
terrazza e la loro voce, grazie a degli altoparlanti, raggiunge le
persone affacciate dai balconi e dalle finestre.
Si può celebrare la messa, anche a
Pasqua, stando a casa – raccontano nell'intervista, “penso che si
possa vivere la fede in modo anche più intenso, quest'anno”-
Ma i media del mondo ultra cattolico la
pensano in modo completamente diverso: i gruppi americani hanno
lanciato una violenta campagna che ha come obiettivo papa Bergoglio.
La campagna per la riapertura delle
chiese, contro governo e Vaticano, è partita da siti ultra cattolici
come Lifesite news e Church militant ed è poi dilagata su siti come
Breitbart, l'organo di informazione dell'estrema destra americana
fondato da Steve Bannon.
Gli stessi slogan e le parole d'ordine
hanno attraversato l'oceano e sono arrivate in Italia: i primi a
rilanciarli sui loro siti social sono stati i neofascisti di forza
nuova, capeggiati da Roberto Fiore (e anche Salvini prima di Pasqua
aveva chiesto di riaprire le chiese perché “la scienza non
basta”).
Che Mottola ha incontrato fuori casa,
senza mascherina né guanti, perché lui ha la fede che lo protegge.
Lo scorso anno lo
stesso Fiore si è reso protagonista di campagne contro il papa, per
le sue parole a diifesa dei migranti: con l'arrivo del coronavirus il
suo partito ha lanciato la teoria del complotto contro i cattolici,
teoria avallata pure da parte delle gerarchie vaticane.
“La chiesa ha dovuto cedere, ma a
chi?” - spiega Fiore a Mottola - “A Conte? Non ci credo. La
chiesa ha dovuto cedere a dei poteri forti internazionali che le
hanno imposto di non dire più messa, di non dare più i sacramenti,
che è una cosa, ripeto, inedita nella storia. Cioè l'ha fatto il
comunismo, ma il comunismo è stato più onesto.. ”
Questi invece vi chiudono le chiese con
la scusa dell'emergenza sanitaria.
“Con la scusa dell'emergenza
sanitaria, esattamente.”
Vogliono chiudere le chiese per sempre,
secondo lei?
“Oddio, attenzione: sicuramente
questa è un qualche cosa che loro stessi, sto parlando dell'OMS, che
secondo me è il cuore dell'operazione, stanno vedendo, è in fieri.”
Per sventare il complotto anti
cristiano dell'Organizzazione mondiale della Sanità e degli altri
poteri forti, su Citizen Go, piattaforma dei fondamentalisti
cattolici, Forza Nuova ha lanciato una petizione che ha raccolto le
firme di diversi personaggi famosi, come Sgarbi, Carlo Taormina e dei
principali esponenti italiani del fronte anti bergogliano.
Fiore e gli altri
firmatari chiedono l'immediata riapertura delle chiese e il
ripristino delle messe.
E questa contro argomentazione secondo
cui riaprendo le chiese si rischia di aumentare il contagio?
“E' una follia, anche le ricerche
su ciò che è psicosomatico, il collegamento tra ciò che è fisico
e spirituale, ci dicono che più una persona è forte spiritualmente
e più reagisce alle malattie. Quindi già da quel punto di vista uno
dovrebbe dire, non dite scemenze.. ”.
Sui profili social
di Fiore e di Forza Nuova sono iniziati ad uscire, prima di Pasqua,
messaggi in cui si invitava alla ribellione, per aprire le chiese ed
entrare nelle chiese.
Alcuni militanti
fascisti, che volevano fare una processione per festeggiare Pasqua,
si sono ritrovati così a Roma, ma Fiore non c'era.
Ma un altro
politico ha sposato queste tesi: si tratta di Matteo Salvini, che ha
chiesto l'apertura delle chiese per Pasqua.
Per la destra non
è cosa nuova usare la religione e i suoi simboli come arma di lotta
politica: il rosario, il cuore immacolato di Maria, “io sono
Giorgia, sono una madre..”.
Preghiere recitate
in diretta tv.
Tanta devozione ma
altrettante critiche contro il papa della Chiesa: il papa non è
Bergoglio, ma papa Benedetto.
La destra
sovranista italiana si è votata all'estremismo religioso, contro
Bergoglio, dopo l'elezione di Trump: la destra religiosa americana ha
finanziato in modo considerevole (si parla di 1 miliardo di dollari)
verso formazioni sovraniste europee.
Fondazioni che
fanno parte del World Congress of families, di Malofeev, magnate
russo in contatto con miliardari americani e di esponenti
repubblicani in America.
Esisterebbe una
santa alleanza che ha dentro miliardari conservatori, estremisti
cattolici, che hanno comprato il controllo del partito repubblicano.
Queste fondazioni,
legate a Trump, hanno finanziato anche il gruppo politico in Europa
di cui fa parte il partito della Meloni: alla festa di FDI Bannon
aveva offerto il suo aiuto per le elezioni europee.
Giorgia Meloni è
stata poi una delle poche politiche europea che ha parlato alla
American Conservative Union: le fondazioni della destra americana
stanno avendo un ruolo sempre più importante in Europa e in Italia
come testimonia la convention tenuta a Roma in cui sono stati
ospitati diversi esponenti della destra europea.
Nei discorsi di
questo incontro si è parlato di papa Francesco, identificato come
leader della sinistra mondiale: eccolo qua l'obiettivo vero della
battaglia contro Bergoglio.
Aver sposato tesi
diverse da quelle di Trump, degli oligarchi nazionalisti, degli
estremisti di destra, dell'ultradestra conservatrice.
Giorgio Mottola ha
incontrato il presidente della Fondazione Lepanto, anti
evoluzionista, anti omosessuali: la sua Fondazione ha organizzato
preghiere per strada contro Papa Bergoglio.
In questi eventi
erano presenti anche rappresentanti di Lifesitenews, di Christian
Church.
“Il papa è la
causa del problema, è egli stesso tragicamente un fattore di
autodemolizione della Chiesa”: la propaganda contro il papa passa
anche attraverso televisioni come Gloria TV da cui partono attacchi e
fake news.
L'orientamento è
filo russo, racconta l'esperto di propaganda web Orlowsky.
Gloria TV ha la
redazione in Svizzera, i server sono registrati in Moldavia, il
dominio è di proprietà di una società con sede in Delaware.
Il fondatore di
Gloria TV è un ex prete, cacciato dalla Chiesa per le sue posizioni.
Obiettivo di
questa coalizione (come quella di Escada, finanziata dall'Unione
Europea), che ha dentro partiti, fondazioni, finanziati da oligarchi
russi vicini a Trump ed estremisti cattolici legati a Trump, è
abbattere il papato di Bergoglio.
Abbattere la sua
idea di una Chiesa che prende posizione per i migranti, per gli
indios in Amazzonia, per la difesa dell'ambiente.
Una chiesa che non
turba le coscienze dei partiti conservatori.
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