21 aprile 2020

Report – protocollo Ferrari, i nemici del papa

Come stanno gestendo il rientro in azienda alla Ferrari? Lo racconta Michele Buono nell'anteprima della puntata di Report.

Back on track di Michele Buono

In Ferrari stanno lavorando al progetto back on track, per far ripartire in sicurezza l'azienda, preservando il valore umano ovvero i dipendenti stessi.
Il piano per lavorare in sicurezza si affina giorno per giorno, dall'ingresso in azienda col tappetino che disinfetta le suole delle scarpe, percorsi ben definiti, scansione della temperatura, maschere e e guanti ritirati ogni mattina.

Chi ha la temperatura alta viene bloccato, dovrà contattare il medico oppure verrà supportato dal medico aziendale.
Fuori da ogni area punti di sanificazione, per garantire massimi standard in ogni locale, dentro cui si rimisura la febbre e si fanno domande sullo stato di salute, per fare capire se ci sono i sintomi.
Il lavoratore può farsi controllare dal medico e l'azienda fornisce ai dipendenti anche locali per la quarantena, con tanto di dispositivi per controllarsi la salute.
Hanno pure 30 bombole di ossigeno per i casi gravi.

Il progetto a cui stanno lavorando da fine gennaio coinvolge anche i dipendenti e i fornitori: da fine gennaio hanno fatto incetta di dispositivi, comprati a prezzo di mercato.
Distanze di sicurezza anche in mensa, nelle postazioni delle linee di lavoro dove tutto è pronto: qui non hanno improvvisato niente, hanno curato per tempo tutti i dettagli.
Non solo, in Ferrari sono bravi anche nel cambiare le linee di produzione per adattarsi alle esigenze: sono stati reattivi per realizzare mascherine anziché prototipi.

Nulla è lasciato al caso, per tutelare l'azienda e la collettività: in Ferrari il premio di competitività raggiunge anche 12mila euro in un anno, qui ci tengono al lavoratore, ai suoi timori.

Dio patria e famiglia di Giorgio Mottola

Per molti il virus è solo una punizione divina: contro il papa, contro il suo papato.
IL papa che parla dei poveri, dell'ambiente, degli ultimi: gli estremisti cattolici, che si riuniscono attorno ad alcuni siti come Lifesitenews, ritengono che il virus è una punizione del signore.
Un pontefice che fa idolatria, perché ha fatto entrare in Vaticano i simboli degli indios arrivati a Roma per il sinodo: queste accuse contro Bergoglio nascono da ambienti del Vaticano, raccolti poi dal consigliere di Trump Drillinger.
Accuse nate dalle parole di Bergoglio su omosessuali che hanno scatenato la furia degli ultras cattolici: altro che vendetta della natura, il covid è la vendetta di Dio.
Altro che pipistrelli e wet market: sono parole anche del cardinale Burke, parole raccolte poi da politici italiani e anche d'oltreoceano.

Oltre a Burke, contro Bergoglio si è espresso anche monsignor Viganò, ex nunzio apostolico in America: Burke però è colui che più apertamente ha criticato il papa, che aveva commissariato il suo ordine, i cavalieri di Malta, che si comportava come uno stato indipendente, dialogando con altre nazioni.

Burke è stato anche presidente dell'associazione di Bannon (fondatore di Cambridge Analytica) che voleva creare qui in Italia la scuola di formazione per sovranisti alla Certosa di Trisulti.
Mottola è tornato poi sulla vicenda della Certosa di Trisulti, che lo Stato aveva dato in concessione ad una fondazione legata a Bannon, che qui voleva realizzare la sua scuola di formazione per i partiti sovranisti in Europa.
Lo scorso giugno il governo aveva detto che avrebbe bloccato la concessione per alcune irregolarità nel bando: ma Dignitatis Humanae e Benjamin Harnwell sono ancora nella Certosa, anche se a corto di sigari.

Harnwell continua a portare avanti le sue idee contro Bergoglio, “dice cose non cristiane, può darsi per malizia, perché nemico della chiesa”.
E' la posizione politica di Steve Bannon: nella sua battaglia contro questo papato ha trovato sponda con esponenti delle gerarchie vaticane, come Burke.
Il cardinale ha chiamato i fedeli alla resistenza, contro le confusioni nella chiesa, combattere per difendere la chiesa: altro che migranti, difesa della natura.
Burke si è spesso trovato sulla stessa linea politica di Salvini, quando quest'ultimo era ministro: Burke è anche presidente della fondazione Sciacca, dentro cui si trovano capi dei servizi segreti (come il capo del DIS), magistrati, generali dell'esercito e banchieri, gente che conta in Italia.

Presidente del comitato scientifico della fondazione Sciacca è l'ex ministro Salvini, che come divorziato non è proprio un esempio di buon cristiano (secondo i canoni degli estremisti cattolici).

Esiste una intercettazione della DIA in cui è finito dentro Burke (non indagato) in cui gli viene chiesta una spintarella per un sottosegretario del passato governo e per il figlio. Arata junior sarebbe considerato il tramite con Steve Bannon (in Italia è stato accolto in Italia dal figlio di Paolo Arata), avendolo accolto al suo arrivo in Italia.

Vero o no, Federico Arata viene assunto a Palazzo Chigi e Armando Siri (altra persona dentro queste intercettazioni) entra come sottosegretario.

Arata e Siri sono indagati in una inchiesta per corruzione: Arata junior accoglie Bannon come se fosse lui il leader del partito di governo, si presenta come fosse lo spin doctor della Lega, prepara il viaggio di Giorgetti e Salvini in America (poi non fatto).

Da Arata si passa a Ted Mallock, altro uomo legato all'estremismo cattolico, da cui sono partiti diversi attacchi al papa per la sua idea di chiudere le chiese per la pandemia.

Dall'inizio della quarantena le porte delle chiese sono chiuse e le messe sospese: anche le suore oggi pregano in pubblico, ma a distanza di un metro, per rispettare le norme sul distanziamento.
Tutti i giorni, racconta il giornalista, le suore del Sacro Cuore di Gesù, pregano su una terrazza e la loro voce, grazie a degli altoparlanti, raggiunge le persone affacciate dai balconi e dalle finestre.
Si può celebrare la messa, anche a Pasqua, stando a casa – raccontano nell'intervista, “penso che si possa vivere la fede in modo anche più intenso, quest'anno”-
Ma i media del mondo ultra cattolico la pensano in modo completamente diverso: i gruppi americani hanno lanciato una violenta campagna che ha come obiettivo papa Bergoglio.
La campagna per la riapertura delle chiese, contro governo e Vaticano, è partita da siti ultra cattolici come Lifesite news e Church militant ed è poi dilagata su siti come Breitbart, l'organo di informazione dell'estrema destra americana fondato da Steve Bannon.
Gli stessi slogan e le parole d'ordine hanno attraversato l'oceano e sono arrivate in Italia: i primi a rilanciarli sui loro siti social sono stati i neofascisti di forza nuova, capeggiati da Roberto Fiore (e anche Salvini prima di Pasqua aveva chiesto di riaprire le chiese perché “la scienza non basta”).
Che Mottola ha incontrato fuori casa, senza mascherina né guanti, perché lui ha la fede che lo protegge.

Lo scorso anno lo stesso Fiore si è reso protagonista di campagne contro il papa, per le sue parole a diifesa dei migranti: con l'arrivo del coronavirus il suo partito ha lanciato la teoria del complotto contro i cattolici, teoria avallata pure da parte delle gerarchie vaticane.

La chiesa ha dovuto cedere, ma a chi?” - spiega Fiore a Mottola - “A Conte? Non ci credo. La chiesa ha dovuto cedere a dei poteri forti internazionali che le hanno imposto di non dire più messa, di non dare più i sacramenti, che è una cosa, ripeto, inedita nella storia. Cioè l'ha fatto il comunismo, ma il comunismo è stato più onesto.. ”
Questi invece vi chiudono le chiese con la scusa dell'emergenza sanitaria.
Con la scusa dell'emergenza sanitaria, esattamente.”
Vogliono chiudere le chiese per sempre, secondo lei?
Oddio, attenzione: sicuramente questa è un qualche cosa che loro stessi, sto parlando dell'OMS, che secondo me è il cuore dell'operazione, stanno vedendo, è in fieri.”

Per sventare il complotto anti cristiano dell'Organizzazione mondiale della Sanità e degli altri poteri forti, su Citizen Go, piattaforma dei fondamentalisti cattolici, Forza Nuova ha lanciato una petizione che ha raccolto le firme di diversi personaggi famosi, come Sgarbi, Carlo Taormina e dei principali esponenti italiani del fronte anti bergogliano.
Fiore e gli altri firmatari chiedono l'immediata riapertura delle chiese e il ripristino delle messe.

E questa contro argomentazione secondo cui riaprendo le chiese si rischia di aumentare il contagio?
E' una follia, anche le ricerche su ciò che è psicosomatico, il collegamento tra ciò che è fisico e spirituale, ci dicono che più una persona è forte spiritualmente e più reagisce alle malattie. Quindi già da quel punto di vista uno dovrebbe dire, non dite scemenze.. ”.

Sui profili social di Fiore e di Forza Nuova sono iniziati ad uscire, prima di Pasqua, messaggi in cui si invitava alla ribellione, per aprire le chiese ed entrare nelle chiese.
Alcuni militanti fascisti, che volevano fare una processione per festeggiare Pasqua, si sono ritrovati così a Roma, ma Fiore non c'era.

Ma un altro politico ha sposato queste tesi: si tratta di Matteo Salvini, che ha chiesto l'apertura delle chiese per Pasqua.
Per la destra non è cosa nuova usare la religione e i suoi simboli come arma di lotta politica: il rosario, il cuore immacolato di Maria, “io sono Giorgia, sono una madre..”.
Preghiere recitate in diretta tv.

Tanta devozione ma altrettante critiche contro il papa della Chiesa: il papa non è Bergoglio, ma papa Benedetto.

La destra sovranista italiana si è votata all'estremismo religioso, contro Bergoglio, dopo l'elezione di Trump: la destra religiosa americana ha finanziato in modo considerevole (si parla di 1 miliardo di dollari) verso formazioni sovraniste europee.
Fondazioni che fanno parte del World Congress of families, di Malofeev, magnate russo in contatto con miliardari americani e di esponenti repubblicani in America.

Esisterebbe una santa alleanza che ha dentro miliardari conservatori, estremisti cattolici, che hanno comprato il controllo del partito repubblicano.
Queste fondazioni, legate a Trump, hanno finanziato anche il gruppo politico in Europa di cui fa parte il partito della Meloni: alla festa di FDI Bannon aveva offerto il suo aiuto per le elezioni europee.

Giorgia Meloni è stata poi una delle poche politiche europea che ha parlato alla American Conservative Union: le fondazioni della destra americana stanno avendo un ruolo sempre più importante in Europa e in Italia come testimonia la convention tenuta a Roma in cui sono stati ospitati diversi esponenti della destra europea.

Nei discorsi di questo incontro si è parlato di papa Francesco, identificato come leader della sinistra mondiale: eccolo qua l'obiettivo vero della battaglia contro Bergoglio.
Aver sposato tesi diverse da quelle di Trump, degli oligarchi nazionalisti, degli estremisti di destra, dell'ultradestra conservatrice.

Giorgio Mottola ha incontrato il presidente della Fondazione Lepanto, anti evoluzionista, anti omosessuali: la sua Fondazione ha organizzato preghiere per strada contro Papa Bergoglio.
In questi eventi erano presenti anche rappresentanti di Lifesitenews, di Christian Church.
“Il papa è la causa del problema, è egli stesso tragicamente un fattore di autodemolizione della Chiesa”: la propaganda contro il papa passa anche attraverso televisioni come Gloria TV da cui partono attacchi e fake news.
L'orientamento è filo russo, racconta l'esperto di propaganda web Orlowsky.
Gloria TV ha la redazione in Svizzera, i server sono registrati in Moldavia, il dominio è di proprietà di una società con sede in Delaware.
Il fondatore di Gloria TV è un ex prete, cacciato dalla Chiesa per le sue posizioni.

Obiettivo di questa coalizione (come quella di Escada, finanziata dall'Unione Europea), che ha dentro partiti, fondazioni, finanziati da oligarchi russi vicini a Trump ed estremisti cattolici legati a Trump, è abbattere il papato di Bergoglio.
Abbattere la sua idea di una Chiesa che prende posizione per i migranti, per gli indios in Amazzonia, per la difesa dell'ambiente.

Una chiesa che non turba le coscienze dei partiti conservatori.

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