04 aprile 2020

Sommersi dai numeri (sul coronavirus)


In tempi di emergenza per il coronavirus siamo sommersi di cifre (sui morti, gli infetti, i dimessi..). Siamo sommersi da opinioni di medici, virologi e politici a contorno.
Ecco, tutti questi numeri, queste opinioni, molte delle quali autorevoli, non sempre ci aiutano a dare le risposte alle domande che ci stiamo facendo: perché ci siamo ritrovati in questa situazione? Perché proprio al nord tanti morti? È stata solo sfortuna o c'è dell'altro?

Stamattina leggevo l'intervista che lo scrittore David Quammen, autore di Spilover, ha rilasciato aMaddalena Oliva sul Fatto Quotidiano.
L'ho trovata utile nel cercare di dare delle risposte a quelle domande:
- molti scienziati avevano lanciato l'allarme su un rischio pandemia, causata da un virus trasmesso da un animale all'uomo, e che questo sarebbe stato proprio un coronavirus, perché questi si adattano rapidamente nei nuovi ambienti
- era stato previsto che il salto dall'animale all'uomo (“spillover”) sarebbe avvenuto nei luoghi dove sono più a contato, come i mercatiin Cina dove si macellano gli animali vivi (wet market)
- siamo stati colpiti perché non abbiamo investito a sufficienza nel sistema sanitario pubblico, perché non abbiamo tenuto aggiornato un piano per l'emergenza pandemie. Perché al politico che punta al risultato a breve termine per raccogliere consensi queste azioni non convenivano.
- ora conviene concentrare i malati in ospedali attrezzati (non farli dimettere anche se positivi per portarli in case di cura o in altri ospedali come si è fatto), proteggendo gli operatori sanitari.
- questi virus sono arrivati per colpa nostra: perché disboschiamo e urbanizziamo enormi territori che una volta erano selvatici e così i virus, che esistono in natura, ora sono liberi di arrivare fino a noi.
- l'inquinamento dell'aria in Lombardia potrebbe essere una causa dell'altra mortalità e dell'alto numero di infetti
- cosa ci insegna questa pandemia? A riconsiderare quello che conta dal superfluo perché una delle poche certezze è che ce ne saranno altre, nel frattempo dovremo imparare a convivere con questa, perché non scomparirà.

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